Ritrovata piastrina in Ucraina: è di un soldato di Pozzolo
Appello per ritrovare i famigliari del militare che nella Seconda Guerra Mondiale faceva parte del corpo di spedizione italiano in…
Appuntamento in piazza della Libertà alle 17 con l'Associazione per la pace e la nonviolenza
ALESSANDRIA – Anche ad Alessandria l’Associazione per la pace e la nonviolenza organizza una “Ora del silenzio”, che si terrà questo pomeriggio dalle 17 alle 18 in piazza della Libertà.
“I venti di guerra – spiegano gli attivisti – si stanno allontanando in Ucraina, ma sono pronti a soffiare alla prossima crisi. La sola idea che si possa tornare ad affrontare una guerra in Europa è una autentica follia, perché con la guerra si scaricherebbe su noi tutti una catastrofe umanitaria, una crisi energetica ed economica di enormi e incontrollabili proporzioni. L’Unione Europea è un progetto di pace”.
Ritrovata piastrina in Ucraina: è di un soldato di Pozzolo
Appello per ritrovare i famigliari del militare che nella Seconda Guerra Mondiale faceva parte del corpo di spedizione italiano in…
Secondo l’Associazione per la pace e la nonviolenza “nessun processo di allargamento politico o militare può avvenire a spese della vita e della pace. L’Unione Europea deve affrontare alla radice tanti problemi che da lungo tempo attraversano non solo l’Ucraina e i confini orientali. L’obiettivo principale deve essere la paziente e tenace costruzione della pace e della sicurezza dall’Atlantico agli Urali anche attraverso un reale processo di disarmo. Ribadiamo che non è possibile investire in armamenti e promuovere la realizzazione dei 17 obiettivi sostenibili dell’Agenda 2030 (tra i quali lotta alla povertà, ai cambiamenti climatici, alla violenza) delle Nazioni Unite che gli Stati sono chiamati a rispettare: mancano solo otto anni e la pandemia ne ha rallentato l’attuazione. Gli Stati europei hanno ricevuto il Premio Nobel per la pace nel 2012: l’Italia e l’Europa lavorino per cambiare rotta: investiamo in dialogo, cooperazione, salute, cultura, lavoro, ambiente, diritti. Le armi causano insicurezza, crisi umanitarie, distruzione… anche se aumentano il nostro Pil“.