La pesca riparte: possibile immettere le trote
Preioni: «Una interpretazione ambigua e imposta da Roma. Ora tutto chiarito».
TORINO – Sulle pagine del nostro giornale avevamo accolto la lamentela dei pescatori di fiume nostrani. «Assenza di acqua, rifiuti di ogni tipo, mancanza totale di pesce, colonie di cormorani e, qua e là, punti di prelievi più o meno abusivi per innaffiare orti e giardini» denunciavano; ma il problema principale i divieti imposti dal Ministero a tutela delle specie autoctone. Oggi l’annuncio: con l’apertura della stagione della pesca sportiva l’ultima domenica di febbraio, in Piemonte sarà nuovamente possibile poter immettere la trota fario mediterranea.
«Un risultato ottenuto grazie al lavoro portato avanti dalla Lega Salvini Piemonte – dichiarano il capogruppo Alberto Preioni, il presidente della commissione Ambiente Angelo Dago e il suo vice Matteo Gagliasso – attraverso un’efficace sinergia tra il gruppo consiliare e i nostri assessori Marco Protopapa e Fabio Carosso. Una decisione di buonsenso che dà una risposta concreta alle richieste della Fipsas, la Federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee, e che permetterà ai tanti appassionati di riportare in auge una grande tradizione del Piemonte, come è appunto quella della pesca della trota fario”.
«Prima di questo atto – ricordano Preioni e Gagliasso – l’immissione era limitata, in determinate zone di esclusività, alla trota marmorata, pesca per altro regolamentata da una normativa molto stringente che limitava il prelievo annuale a pochi esemplari. Una interpretazione ambigua e imposta da Roma considerava infatti la trota fario mediterranea una specie non autoctona, benché la sua presenza nei nostri specchi d’acqua sia attestata addirittura dal Medioevo. La Lega ha superato questo malinteso, rilanciando la pesca sportiva in tutta la regione a pochi giorni dall’apertura della stagione. Inoltre, parallelamente all’iter parlamentare siamo al lavoro per introdurre, solo ed esclusivamente nei campi di gara e nelle zone di pesca turistica, anche le trote iridea e fario atlantica. Specie delle quali verranno immessi solo esemplari femmine e non fertili, per scongiurare qualunque possibilità di ibridazione».
«In questo percorso sicuramente non semplice – aggiunge il presidente Dago – il nostro ringraziamento va anche alla Federazione, alle associazioni sportive e ai tanti volontari che badano agli incubatoi, garantendo con il loro disinteressato impegno la pratica della pesca sportiva in Piemonte. Un’attività che nella mia Valsesia ha negli anni garantito un volano turistico ed economico, apprezzato ben oltre i confini regionali».