«Il governo del centrodestra a Novi? Una sequenza di fallimenti»
La coalizione di centrosinistra ancora all'attacco della giunta comunale di Novi Ligure
La società consortile Sport In Novi chiede 305 mila euro a fronte dei rincari delle bollette. E sulle colpe è scontro in maggioranza
NOVI LIGURE — Concitata riunione ieri della commissione consiliare Sport a Novi Ligure. La maggioranza è apparsa più divisa del solito e Marco Bertoli è arrivato apertamente a minacciare le elezioni anticipate se la giunta, nel bilancio di previsione, non troverà i soldi per aiutare Sport In Novi, la società consortile che gestisce gli impianti sportivi cittadini.
Di fronte alla concreta eventualità che Sport In Novi rinunci alla gestione, certificando il fallimento della squadra di Gian Paolo Cabella sul fronte della politica sportiva, le forze del centrodestra hanno assicurato che faranno tutto il possibile per aiutare la società consortile, soprattutto sul fronte economico.
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Non tutti però si sono cosparsi il capo di cenere: se l’assessore al Bilancio Edoardo Moncalvo ha chiesto scusa per aver votato, ormai un anno e mezzo fa, l’estromissione di Sport In Novi dalla gestione degli impianti (decisione su cui la giunta ha fatto dietrofront qualche mese dopo, prorogando l’affidamento fino a giugno 2023), altrettanto non ha fatto la capogruppo della Lega Luisa Baruffa, che anzi ha buttato benzina sul fuoco della polemica: «Alle società sportive dico di stare attente, Bertoli vi sta usando per ricattare la maggioranza che governa la città».
Le scuse sono arrivate anche da parte di Francesca Chessa (Fratelli d’Italia), protagonista di un aspro scontro con il collega di partito Luciano Saracino. Chessa se l’è presa anche con il sindaco: «Solo oggi veniamo a conoscenza del verbale dell’incontro con le società sportive che si è tenuto due settimana fa. Quando pensavate di condividerlo con i consiglieri? Non siamo yes men buoni solo ad alzare la mano quando c’è da votare».
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La lite è politica, certo, ma anche di sostanza. Partiamo dai soldi: negli ultimi mesi i rincari delle bollette hanno fatto schizzare all’insù i costi affrontati da Sport In Novi. «Circa 20 mila euro in più solo per l’elettricità», ha detto il presidente della società Michele Scotto Di Luzio. «Finché abbiamo soldi in cassa pagheremo, dopodiché dovremo staccare i contatori – ha detto – Le società sportive sono gestite da volontari [come sono volontari i responsabili di Sport In Novi; ndr] che non possono e non devono affrontare questi rischi». «Se Sport in Novi si indebita, a rispondere sono le società che appartengono al consorzio», ha spiegato il presidente della consulta sportiva comunale Roberto Gemme.
Calcolatrice alla mano, Sport In Novi ha chiesto al Comune 305 mila euro annui, contro i 187 mila attuali. Perché non ci sono solo i rincari di elettricità e gas: «Ci sono anche le sanificazioni causa Covid, i rincari delle polizze assicurative, l’obbligo di nominare un Rspp, un responsabile per la sicurezza».
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C’è però anche una questione di rapporti personali. Sport In Novi ha chiesto che l’amministrazione comunale «dichiari pubblicamente che concorda con l’operato della società consortile e si dissoci dalle accuse di “mala gestio” avanzate in particolare da alcuni componenti della maggioranza».
Quanto ai fondi, l’assessore Moncalvo ha detto che si impegnerà per erogarli con il bilancio di previsione (da approvare entro il 31 marzo). Per il capogruppo Pd Simone Tedeschi «i tempi sono stretti, sarà quasi impossibile rispettare quella scadenza, e l’amministrazione non ha un piano B». Secondo il dem Stefano Moro, «il problema delle bollette va affrontato ora e non il 31 marzo». L’assessore allo Sport Andrea Sisti ha garantito l’attenzione della giunta: «In questi mesi abbiamo rifatto il fondo del pattinodromo e ammodernato la palestra delle Martiri, ora ci occuperemo della pista d’atletica e degli spogliatoi del nuovo campo in sintetico. Cercheremo di stringere i tempi». Rocchino Muliere (Pd) ha ricordato che «i finanziamenti per la pista d’atletica li avevamo stanziati noi, voi avete scelto di dirottarli verso altre opere».