Buon compleanno Alessandria: 110 anni di calcio, storia e passione
Il 18 febbraio 1912 la nascita dei Grigi. Oggi al 'Bar dello Stadio', brindisi dale 15.30
"L'Ascoli? Ottima la fase offensiva, ma anche il centrocampo, togliere tempi e ampiezza alla manovra"
ASCOLI – E’ un giorno speciale, lo sa bene Moreno Longo, anche se la squadra già da ieri è in ritiro a Villa Picena, dove oggi ha svolto l’ultimo allenamento.
Un compleanno a distanza per i Grigi, ma profondamente nella testa e nel cuore di tutti. I giocatori hanno imparato bene anche questo dal loro allenatore.
Buon compleanno Alessandria: 110 anni di calcio, storia e passione
Il 18 febbraio 1912 la nascita dei Grigi. Oggi al 'Bar dello Stadio', brindisi dale 15.30
“Quando arrivo in un club, la prima cosa che faccio è guardare la storia, perché così è più facile identificarsi con il lavoro da fare e, anche, con l’ambiente. La storia dell’Alessandria parla da sola (scoperta già da giocatore, ndr) e tutti sentiamo, forte, il senso di appartenenza per difendere questi colori su tutti i campi. Indossare questa maglia gloriosa è una grande motivazione che i ragazzi dimostrano di aver colto e tradotto nei fatti. Se possiamo festeggiare questi 110 anni in una buona condizione il merito è di questo atteggiamento, di questa identicazione. Ed è un onore vivere questo traguardo in B“.
Poche ore e sarà il giorno della sfida con l’Ascoli: il fatto che i marchigiani, ancora senza Sottil in panchina, abbiano costruito la loro classifica soprattutto in trasferta (26 dei 36 punti totali) può diventare una spinta in più, “sicuramente vorranno migliorare questo dato”. Un obiettivo che si scontra con la ricerca di continuità dell’Alessandria, “ogni gara deve essere, per noi, una opportunità per muovere la classifica”. Quella delle prime quattro giornate di ritorno colloca i Grigi al 6° posto. “Non guardiamo alla graduatoria, né parziale, né totale, perché ci sono ancora 45 punti in palio e fermarsi troppo a rimirare dove siamo è anche rischioso. Quando si gioca con tempi così ridotti c’è il pericolo di passare, in poche ore, dalle stelle alle stalle. E, invece, noi abbiamo bisogno di equilibrio, di forza mentale, di determinazione, perché solo così potremo continuare a offrire grandi prestazioni. Ad Ascoli ne servirà un’altra. Dobbiamo approfittare di ogni tappa per costruire quel bottino e quella posizione, la migliore possibile, per affrontare il rush finale“.
L’Ascoli ha nell’attacco e nel centrocampo i punti di forza, “ha un giocatore come Bidaoui che, per caratteristiche, non ha eguali in categoria per la sua pericolosità. Con Tsadjout ha aggiunto un elemento di fisico e profondità. Cosa si deve fare contro una formazione che produce occasioni in quantità industriale? Non permetterledi sviluppare la fase offensiva in ampiezza, perché altrimenti si rischia di andare in difficoltà”. Servirà, soprattutto, quella qualità che gli avversari sottolineano quando parlano dell’Alessandria, l’aggressività, con ritmo e intensità, di una squadra che non fa giocare gli altri. “E’ un grande complimento: per non far giocare bisogna pressare in ogni zona del campo, e questo è il nostro modo di interpretare un calcio che è aggressivo e permette di sfruttare le caratteristiche dei nostri giocatori e l’anima della squadra”. Rispetto all’andata è un’Alessandria matura, “abbiamo ben chiaro che tocca a noi determinare il nostro percorso“.
Ed è un’Alessandria con cinque assenze, e con lo stesso gruppo di convocati della gara con il Lecce. Con rotazioni funzionali al gioco, all’avversario, a capitalizzare energie e contributo di tutti.