Legambiente: «Inceneritore scelta miope, si punti sulla differenziata»
Per l'associazione ambientalista il nuovo impianto con il "porta a porta" è inutile e arriverebbe comunque fuori tempo massimo
Il capogruppo M5s in consiglio regionale contro l'ipotesi di realizzare un termovalorizzatore dei rifiuti a Novi Ligure
NOVI LIGURE — Altro che posti di lavoro, il progetto della Lega è trasformare Novi Ligure e la provincia di Alessandria nella pattumiera della Liguria. Parole di Sean Sacco, capogruppo M5s in consiglio regionale, che risponde così alle affermazione del collega leghista Daniele Poggio. «Per raggiungere questo obiettivo non esitano a raccontare favole fantasiose. Come, ad esempio, quella secondo cui attraverso la realizzazione di un inceneritore a Novi si abbasserebbero le bollette dei rifiuti. Se il consigliere regionale Poggio ne è così sicuro, lo vada a chiedere ai cittadini di Torino dove da anni è attivo l’inceneritore del Gerbido», dice Sacco.
Per il capogruppo M5s, «con il raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano regionale in materia di rifiuti, non vi sarebbe alcun bisogno di realizzare un inceneritore nella provincia di Alessandria. Facile prevedere che l’impianto voluto da Lega e centrodestra potrebbe essere di molto sottoutilizzato, divenendo così il porto principale per i rifiuti provenienti da fuori regione, in particolare dalla Liguria. Pendolarismo dei rifiuti, camion che intasano le principali arterie stradali della provincia e aria insalubre prodotta dall’impianto di incenerimento. Questo il quadro a cui stanno lavorando Lega e centrodestra sull’asse Novi-Torino».
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Per l'associazione ambientalista il nuovo impianto con il "porta a porta" è inutile e arriverebbe comunque fuori tempo massimo
«Intanto in Piemonte c’è ancora molto da fare: coesistono Comuni virtuosi che sfiorano il 90 per cento di raccolta differenziata e realtà ferme al 30 per cento. L’inceneritore metterebbe tutti, ingiustamente, sullo stesso piano. Non eviterebbe nemmeno l’impegno di fare la raccolta differenziata, in quanto esistono degli obiettivi previsti ad ogni livello istituzionale che se non raggiunti comportano sanzioni a carico dei cittadini. Invece di lanciarsi in sparate deliranti, gli esponenti della Lega, maggioranza in Regione Piemonte, dovrebbero lavorare affinché la tariffazione puntuale e il porta a porta vengano estesi su tutto il territorio, come avviene da 20 anni in Veneto. Sono queste le uniche azioni utili a premiare i comportamenti virtuosi, ottenendo sensibili riduzioni in bolletta. Bruciare i rifiuti anziché riciclarli rappresenta il trapassato remoto», conclude Sean Sacco.
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