Stato di emergenza «Uno strumento per ripartire»
Dopo la concessione dello scorso dicembre
Per il ripristino delle barriere lungo il letto sconvolto lo scorso 4 ottobre
OVADA – Trecento mila euro. La cifra arriva dalla Regione Piemonte per finanziare un primo ripristino dei danni causati lo scorso 4 ottobre dall’alluvione dell’Orba. La conferma è arrivata qualche giorno fa. Le aree indicate sono quelle situate a monte del Geirino, sulla sponda sinistra del torrente, e in regione Carlovini sulla sponda opposta.
Stato di emergenza «Uno strumento per ripartire»
Dopo la concessione dello scorso dicembre
Paura e conseguenze
Le rocce trascinate dalla furia dell’acqua dopo essere state “strappate” alla loro originaria collocazione dalla furia dell’acqua sono ben visibili con l’attuale secca. Come noto, il livello dell’acqua si alzò nel primo pomeriggio di quel lunedì dopo le violentissime precipitazioni delle ore precedenti nella parte alta della Val d’Orba. Una situazione senza precedenti alla vigilia di Natale ha portato il Governo al riconoscimento dello stato di emergenza per un’area allargata che comprende la parte meridionale della nostra regione e l’entroterra della Liguria. La piena ovadese ha colpito in particolar modo la Rebba, dove ha raggiunto i capannoni di Econet, l’area industriale dove hanno sede le cucine della Camst, l’Ormig e la palestra Quada, la Veneta, il borgo e in particolare il sito produttivo di Vezzani. L’intervento previsto riguarda appunto Geirino (per un totale di 140 mila euro) e area ex Macello civico per 160 mila euro.