I Santi di oggi, 15 febbraio, sono Santi Faustino e Giovita
Oggi, 15 febbraio, la Chiesa celebra anche San Claudio de La Colombière e Santa Giorgia
I Santi di oggi, 15 febbraio, sono Santi Faustino e Giovita ma viene e celebrato anche San Claudio de La Colombière e Santa Giorgia.
Santi Faustino e Giovita
Martiri e patroni della diocesi di Brescia – Faustino e Giovita sono fratelli, di nobile famiglia bresciana. Frequentano insieme l’ordine equestre; il vescovo sant’Apollonio li ordina rispettivamente sacerdote e diacono. Vengono denunciati dai pagani al governatore di Brescia a causa dell’alto numero di conversioni al cristianesimo effettuate tra i cittadini del territorio.
L’imperatore Adriano di passaggio a Brescia, chiede ai due fratelli di convertirsi all’adorazione del dio Sole, ma al loro rifiuto vengono rinchiusi in una gabbia con delle tigri affamate. Ma miracolosamente gli animali si accovacciano ai loro piedi. Poi vengono condannati al rogo e torturati, ma ne escono sempre miracolosamente illesi. Infine vengono decapitati. Nel 1438 vengono nominati patroni di Brescia e la leggenda narra che durante l’assedio dei milanesi, i fratelli siano apparsi sulle mura per aiutare i bresciani.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
San Claudio de La Colombière
Sacerdote gesuita – Claudio de la Colombière è nato a Grenoble, in Francia, il 2 febbraio 1641 era il terzo figlio di un notaio. Brillante negli studi entrò a 17 anni nel noviziato di Avignone della Compagnia di Gesù. A 25 anni andò a studiare teologia a Parigi e a 28 fu ordinato sacerdote. Fu superiore del collegio di Paray-le-Monial e confessore delle Suore della Visitazione. Tra esse c’era Margherita Maria Alacoque, propagatrice del culto al Sacro Cuore di Gesù, che sarebbe divenuta santa. Rappresentò una guida sicura per i fedeli.
Venne poi mandato a Londra come cappellano della futura regina Maria Beatrice d’Este. Fu arrestato con l’accusa di voler restaurare la Chiesa cattolica in Inghilterra. Espulso, tornò a Paray-le-Monial, dove morì solo tre mesi dopo, il 15 febbraio 1682. È santo dal 31 maggio 1992.
Santa Giorgia
Vergine – Nota come la Santa di Clermont, venerata da tutta la Chiesa Cattolica. Si conosce ben poco sulla sua vita. La vocazione e i prodigi della santa si conoscono per merito di Gregorio di Tours, avendo vissuto gran parte della sua vita a Clermont d’Alvernia.
Santa Giorgia era di origini francesi e visse intorno al VI sec. Trascorse tutta la sua vita nella città di Clermont d’Alvernia, in Aquitania (Francia). Si racconta che la Santa si rifiutò di sposarsi e questa sua decisione la portò a diventare una anacoreta, cioè una religiosa che abbandonò la vita mondana per ritirarsi in luoghi isolati per dedicarsi all’ascesi, alla contemplazione e alla preghiera.
A tal riguardo, infatti, Gregorio di Tours conferma che Giorgia si ritirò in campagna per condurre una vita da eremita, offrendo in assoluta libertà le sue ostie divine a Dio.
Al funerale della santa (non si conosce precisamente la data della morte), gli antichi raccontarono che mentre il feretro veniva trasportato in Chiesa, sopraggiunse uno stormo di colombe bianche che la seguirono per tutta la durata della processione, fino al cimitero. Qui, la leggenda vuole che lo stormo di colombe bianche vegliarono la tomba di Santa Giorgia per un giorno intero. Numerosi studiosi vollero studiare il caso, spiegando che la presenza di uno stormo di colombe bianche simboleggia la verginità della Santa.
Sebbene non si abbia la conferma, si pensa che i resti della Santa possano essere custoditi a Clermont d’Alvernia, nella chiesa di San Cassiano.