Terme, i sindacati in Comune: “L’azienda ha convocato i dipendenti”
Settimo: «Abbiamo diffidato la proprietà dal sottoporre condizioni contrattuali peggiorative"
ACQUI TERME – Si è da poco concluso l’incontro tra Organizzazioni sindacali e Comune di Acqui Terme. Oggetto: la verifica della situazione relativa alle dichiarazioni di licenziamento e di chiusura del Grand Hotel Terme.
«In un momento delicato della trattativa, dopo le dichiarazioni di chiusura di parte delle attività e di riduzione del comparto termale che abbiamo appreso lo scorso venerdì 4 febbraio, nel quale si è reso necessario l’intervento della Prefettura e del Comune stesso, proprio nella giornata di oggi l’azienda Terme di Acqui spa ha fatto pervenire lettere indirizzate alle lavoratrici e ai lavoratori, convocandoli per richiedere la modifica unilaterale dei contratti di lavoro – informano i rappresentanti delle maestranze – La convocazione, per come si legge, è individuale e la finalità indicata è “la riorganizzazione dei servizi termali adottando un calendario di apertura (…) coerente con la stagionalità turistica”. L’Azienda continua nel voler mettere in pratica lo scellerato piano industriale presentato qualche giorno fa, senza alcun rispetto in primis del personale, ma anche delle Organizzazioni Sindacali e delle Istituzioni».
Maura Settimo, Segretario UilTucs Alessandria ha precisato: «Naturalmente, è facoltà dell’Azienda incontrare i propri dipendenti ma, tenuto conto dell’oggetto della comunicazione, abbiamo immediatamente diffidato Terme di Acqui spa dal sottoporre ai dipendenti condizioni contrattuali peggiorative: riduzione oraria, modifica della forma contrattuale part-time/ full-time, modifica dei turni di lavoro, passaggio a contratto a tempo determinato o qualsiasi altra forma di contratto in peius. Ovviamente non lasceremo soli i lavoratori e restiamo a loro disposizione, anche attraverso i nostri uffici legali, per le valutazioni del caso».