Il Santo di oggi, 14 febbraio, è San Valentino
Oggi, 14 febbraio, la Chiesa celebra anche San Cirillo e Sant'Antonino
Il Santo di oggi, 14 febbraio, è San Valentino ma viene celebrato anche San Cirillo e Sant’Antonino di Sorrento.
San Valentino
Martire cristiano e vescovo, patrono degli innamorati – Nasce a Terni nel 176 circa in una famiglia patrizia. Fu convertito al cristianesimo e consacrato vescovo di Terni nel 197, a soli 21 anni. Venerato come santo dalla Chiesa cattolica, da quella ortodossa e successivamente dalla Chiesa anglicana, è considerato patrono degli innamorati e protettore degli epilettici. Amante dei fiori, li regalava alle coppie di fidanzati per augurare loro un’unione felice.
Fu decapitato il 14 febbraio 273, a 97 anni, per mano del soldato romano Furius Placidus, agli ordini dell’imperatore Aureliano. Secondo alcune fonti Valentino sarebbe stato giustiziato perché aveva celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano: la cerimonia avvenne in fretta, perché la giovane era malata; i due sposi morirono, insieme, proprio mentre Valentino li benediceva. A chiudere il cerchio della tragedia sarebbe poi intervenuto il martirio del celebrante.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
San Cirillo Monaco
Apostolo degli Slavi
Cirillo e Metodio, due fratelli di Salonicco, mandati in Moravia dal vescovo di Costantinopoli Fozio, vi predicarono la fede cristiana e crearono un alfabeto per tradurre i libri sacri dal greco in lingua slava. Venuti a Roma, Cirillo fu colpito da malattia, il 14 febbraio 869 si fece monaco e nello stesso giorno morì. Metodio, invece, ordinato da papa Adriano II vescovo di Srijem evangelizzò la Pannonia senza lesinare fatiche, dovendo sopportare molti dissidi rivolti contro di lui, ma venendo sempre sostenuto dai Romani Pontefici; il 6 aprile, in Moravia, ricevette il compenso delle sue fatiche.
Giovanni Paolo II nel 1980 li ha proclamati, insieme a San Benedetto abate, Patroni d’Europa.
Sant’Antonino di Sorrento
Nato nel 555, fu un abate benedettino che si dedicò alla vita monastica da giovane. La sua fama di santità crebbe rapidamente grazie ai racconti dei suoi miracoli e della sua capacità di intercedere a favore del popolo.
Un episodio significativo della sua vita riguarda un miracolo marino: si narra che abbia salvato un bambino inghiottito da un cetaceo, facendo segno della croce sull’animale, che restituì il piccolo illeso.
Morto il 14 febbraio 625. A Sorrento si svolgono solenni festeggiamenti in suo onore in quanto patrono della città. La Basilica di Sant’Antonino a Sorrento custodisce il suo corpo e numerosi ex voto, testimoni della devozione popolare e del ricorso al santo nei momenti di difficoltà.
Viene ricordato per la sua grande carità e per i numerosi miracoli attribuitigli.