Anche quest’anno niente Carnevalone
Il sindaco Vallegra: "Impossibile organizzare un?edizione condizionata dalla norme anti-contagio"
BISTAGNO – Anche quest’anno il Carnevalone di Bistagno è stato annullato. «La decisione è stata presa di comune accordo tra l’ente organizzatore (Soms Bistagno) e l’amministrazione comunale – spiega il sindaco Roberto Vallegra – Stessa decisione è stata deliberata dal Comune di Acqui Terme e Castelnuovo Belbo. La scelta è stata dolorosa per tutti. La festa del Carnevale sarebbe stata un toccasana per il morale e un ottimo segno di ripartenza».
“Il rischio contagi è ancora troppo alto”
Il primo cittadino vuole condividere con i bistagnesi le motivazioni alla base della scelta drastica: «Il Carnevale è la festa dei bambini. Al mattino vanno a scuola con la mascherina e la indossano per 5 ore, fanno l’intervallo nella loro classe e seguono tante altre regole. Al pomeriggio chi si prende la responsabilità di farli stare in 50 su un carro? – riflette – L’organizzazione del Carnevale non è banale, per questo mesi prima è necessario chiedere una serie infinita di permessi ed autorizzazioni, compresi piani di sicurezza piuttosto complessi. In caso di organizzazione si un evento, bisognava predisporre una serie di controlli ed accorgimenti infiniti con un coinvolgimento enorme di volontari qualificati, addetti ai controlli. Vi immaginate se dopo il Carnevale ci fossero state “solamente” 9/10 di positività nelle scuole? Tutti in Dad per la gioia delle famiglie».
Carnevale uguale spensieratezza, considerazione incompatibile un’edizione frustrata dalle condivisibili disposizioni anti-contagio. «Ha senso organizzare una festa dove bisognerebbe far salire sul carro solo 10 bambini con mascherina FFP2 e relativo distanziamento? Ha senso blindare il paese? Ha senso recintare il paese e creare dei varchi d’accesso dove bisogna mettere dei volontari qualificati a chiedere il Greenpass? Ha senso correre dietro a tutti per far indossare la mascherina? Ha senso correre il rischio di chiusura scuole una settimana dopo per la presenza di qualche bambino positivo? – ha domandato Vallegra – Tutte queste considerazioni non vogliono essere scuse, polemiche o quant’altro. E’ semplicemente guardare in faccia alla realtà. Giuste o sbagliate che siano ci sono ancora regole piuttosto restrittive che hanno portato a questa decisione ed è bene sempre ricordare che chi organizza è responsabile di tutto»