Spettacolo doppio. In campo e sugli spalti
BRESCIA - "Prestazione eroica" in campo, ma anche sugli spalti si è fatto davvero sul serio e benissimo. Non che…
Longo: "Due punti in meno per noi". Rotazione? "E' un messaggio al gruppo: c'è bisogno, tanto, di tutti"
BRESCIA – Filippo Inzaghi sostiene che il Brescia “avrebbe meritato di vincere”. Quale? Quello del primo tempo che non ha fatto un solo tiro in porta? Quello della ripresa che ha aggredito dopo essere andato sotto? Quello che ha cambiato cinque uomini, buttando dentro Moreo, Tramoni, Palacio e il ‘gioiellino’ Bianchi eppure ha rischiato di uscire senza niente dalla sfida?
Molto più lucido Moreno Longo, che pure potrebbe essere arrabbiato, molto più di ‘super Pippo’, per essersi visto sfilare una vittoria, questa sì, legittima. “Quando al 90′ sei avanti, e il vantaggio è meritato, e subisci un gol evitabile, sono due punti persi. Soprattutto per la prestazione perfetta del primo tempo e per le due occasioni per chiudere la gara, la prima neutralizzata da una super parata di Joronen, la seconda nella ripartenza 2 contro 1, che si doveva gestire molto meglio”.
Comunque c’è un +5 rispetto alle stesse gare dell’andata, premio per una crescita di squadra. “Primo tempo di grande personalità, coraggio, con una pressione altissima. E due occasioni enormi con Kolaj, che meritava il gol”. E nessun tiro, ma anche nessuna azione degna di nota da parte dei padroni di casa. “Nell’ultimo quarto d’ora il Brescia ha cambiato molto e alzato il peso: è normale che aumenti l’intensità offensiva e si soffra, perché la stanchezza di chi ha datto tutto senza mollare toglir un po’ di lucidità. Il gol di Moreo, però, era evitabile, Mattiello avrebbe dovuto gestire meglio il pallone”.
Spettacolo doppio. In campo e sugli spalti
BRESCIA - "Prestazione eroica" in campo, ma anche sugli spalti si è fatto davvero sul serio e benissimo. Non che…
Però, ancora una volta, la squadra ha ascoltato Longo. Che aveva chiesto anche un po’ di spavalderia, “e l’ho vista. Come ho visto, dai miei uomini, gioco, intensità, la capacità di essere sempre propositivi. Essere spregiudicati, su campi come questo, è importante: se avessimo avuto un atteggiamento dimesso e coperto, il Brescia ci avrebbe travolti”.
La formazione iniziale ha sorpreso. Per la prima volta Parodi in panchina dopo 21 gare filate. “Oggi era la prima tappa di sette in tre settimane: è fondamentale scegliere interpreti valutando condizioni, avversari, anche diffide (come è nel caso di Parodi, ndr) e capacità di recupero in meno di 72 ore. E’ un messaggio alla squadra: abbiamo bisogno di tutti e al massimo in ogni gara“.
Tre punti sfiorati, ma è una gran bella Alessandria
A Brescia è 1-1. Segna Corazza, pareggia Moreo al 90', nel primo tempo solo la squadra grigia
Cellino grida allo “scandalo“, Inzaghi sta quasi per versare qualche lacrima. Meglio, però, sarebbe rivedere le immagini dell’ultimo episodio. “Il pallone rimbalza e poi sbatte sul braccio di Ba che è attaccato al corpo. Mica lo può tagliare. Quando, in allenamento, i miei giocatori mettono le braccia dietro il corpo, suggerisco di non farlo, perché si rischia di perdere l’equilibrio e sbilanciarsi. Comunque – insiste Longo – il momento cruciale è un altro: l’episodio nasce da una rimessa dal fondo già assegnata dall’arbitro, che, circondato dai giocatori del Brescia, cambia idea e concede l’angolo. Quella sì è stata una forte pressione sul direttore di gara, per farlo tornare sulla sua idea”. Di questo a Brescia, però, non si parla.
Corazza è proprio un joker. Coccolo convince
Prestia e Di Gennaro efficaci e lucidi. Gran lavoro dei mediani