"Ma quale rigore? Il braccio è attaccato al corpo"
Longo: "Due punti in meno per noi". Rotazione? "E' un messaggio al gruppo: c'è bisogno, tanto, di tutti"
Prestia e Di Gennaro efficaci e lucidi. Gran lavoro dei mediani
BRESCIA – Quale è lo squadrone? Perché per un tempo la gara la fa l’Alessandria e il Brescia non prova neppure a tirare in porta. Perché i Grigi non lo permettono.
Certo, poi la panchina lunga, e la qualità dei cambi, aiutano il forcing finale, anche se il pareggio, ha ragione Moreno Longo, “è un gol evitabile“, con palla che Mattiello deve gestire in modo diverso.
"Ma quale rigore? Il braccio è attaccato al corpo"
Longo: "Due punti in meno per noi". Rotazione? "E' un messaggio al gruppo: c'è bisogno, tanto, di tutti"
Ancora un volta è la squadra a fare la gara: cambia anche un buon numero di interpreti, ma ogni scelta di Longo è funzionale, pensata, studiata, azzeccata. Ma questa, da un anno, è una preziosa certezza.
PISSERI – Attento: anche a lungo inoperoso, perché è solo dal quarto d’ora della ripresa che il Brescia prova ad inquadrare la porta. Regge bene al forcing finale, sulla rete di Moreo è esente da colpe (e un po’ si arrabbia): 6
PRESTIA – Aereo: perché non c’è un pallone alto che non sia sotto il suo controllo. Solido, determinato, lucido in tutte le letture, concede nulla a chi passa dalle sue parti con intenti bellicosi, che il capitano spegne con energia: 7
DI GENNARO – Alto: ha il compito di tenere molto alta la linea di difesa ed esegue al meglio, senza mai palesare affanno, con sicurezza, anche spingendoi in avanti in alcune azioni e pure per sfruttare le palle inattive: 7
COCCOLO – Efficace: era alla prima gara da titolare dopo mesi e la interpreta con sicurezza, annullando Bajic che, nel primo tempo, scompare, sempre antivipato. Quando gli tocca Ayé il duello è più aspro, ma comunque senza sbavature: 6.5
MUSTACCHIO – Altalenante: l’impressione è di chi virrebbe anche strafare e, anche per questo, pasticcia un po’ anche a fare l’ordinario. Contenere Leris non è facile, gli riesce in manire suffiiciente, ma manca il contributo in fase offesniva: 5.5
MATTIELLO (dal 12’st) – A metà: Sarebbe una prestazione da sufficienza piena, con la sponda di testa nell’azione del vantaggio, ma è ecessivamente leggero in un contrasto da cui si sviluppa l’azione che Moreo poi finalizza. Sarebbero servite energia e lucidità maggiori: 6
CASARINI – Tuttofare: a centrocampo gestisce bene i palloni che transitano spesso dalle sue parti, con buone letture, un aiuto dietro quando sreve. L’apertura per Marconi, nell’occasione del possibile radoppio, è perfetta: 6.5
Tre punti sfiorati, ma è una gran bella Alessandria
A Brescia è 1-1. Segna Corazza, pareggia Moreo al 90', nel primo tempo solo la squadra grigia
BA – Duttile: una prestazione in cui sa fare bene sia l’interdizione e il filtro, sia l’impostazione per spostare la manovra nella metacampo avversaria. Efficace nei recuperi, battagliero, ma bravo a non cadere nelle provocazioni in alcuni duelli: 6.5
LUNETTA – Propositivo: Nel primo tempo, a sinistra, è ovunque, nella spinta con energia e, anche, nella copertura, di sostanza. Insiste anche nella ripresa, Sabelli soffre molto la sua fisicità e le sue accelerazioni. Il gol nasce proprio da un suo taglio: 7
BENEDETTI ( dal 33’st) Utile: serve reggere l’onda d’urto e lui dà il suo contributo: 6
MILANESE – Versatile: soprattutto nel primo tempo deve ‘schermare’ la manovra avversaria per impedire che prende avvio e si sviluppi, ma riesce anche a innescare Kolaj in un paio di occasioni. Coinvolto nell’azione del vantaggio: il tiro che Joronen respinge è il suo: 6.5
GORI (dal 28’st) Denso: il suo ingresso serve, appunto, ad aumentare la densità in mezzo e fortificare il muro: 6
CORAZZA – Cecchino: ha l’istitno del gol e, prima ancora, della posizione. In una gara in cui gli spazi non sono molti, va a cercarseli, soprattutto nell’azione dell’1-0 dell’Alessandia, intelligente a seguire lo sviluppo dell’azione: 6.5
PALOMBI – (dal 33’st) Spaesato: ha sui piedi la palla per Marconi nella ripartenza da cui potrebbe nascere il raddoppio e non la gestisce bene. Leggero, troppo, quando servirebbe sostanza. E prende pure un cartellino evitabile: 5
KOLAJ – Sfortunato: perché nel primo tempo è lui il terminale offensivo più pericoloso, una parata di Joronen e un incrocio dei pali.Cresce in autorità e personalità, anche cercando qualche intervento falloso che serve alla squadra per sistemarsi meglio in avanti: 7
MARCONI (dal 12’st) determinato: entra convinto, impegna subito Joronen, anche se è in fuorigioco, meriterebbe il gol che chiuderebbe la gara, ma il portiere fa una parata decisiva. Ha bisogno di sbloccarsi: 6
Spettacolo doppio. In campo e sugli spalti
BRESCIA - "Prestazione eroica" in campo, ma anche sugli spalti si è fatto davvero sul serio e benissimo. Non che…