Peste suina africana: "Subito i fondi e nuovi abbattimenti di cinghiali"
Moncalvo e Rivarossa (Coldiretti): "Ci sono macelli che non stanno ritirando nessuna partita di suini provenienti dal Piemonte"
Protopapa: "il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge sull’emergenza Psa"
ALESSANDRIA – Nelle giornata di ieri si è riunito il tavolo di emergenza nazionale sulla Peste suina africana dove sono stati raccolti gli aggiornamenti sulle attività fino ad ora svolte nelle zone dichiarate infette. Nella riunione in Prefettura ad Alessandria, gli esperti della Commissione europea hanno illustrato le prime raccomandazioni da adottare per eradicare la malattia: il rafforzamento delle barriere per delimitare la zona interessata, il depopolamento dei cinghiali in modo mirato nella zona infetta e applicare adeguate misure preventive di profilassi. Inoltre è stato consigliato di implementare con cartellonistica ad hoc su strade e sentieri al fine di sensibilizzazione i cittadini con l’indicazione delle precauzioni da seguire e la segnalazione della pericolosità delle aree infette.
Peste suina africana: "Subito i fondi e nuovi abbattimenti di cinghiali"
Moncalvo e Rivarossa (Coldiretti): "Ci sono macelli che non stanno ritirando nessuna partita di suini provenienti dal Piemonte"
L’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha poi incontrato in due differenti momenti le associazioni agricole e le associazioni venatorie per relazionare un aggiornamento sulla situazione dell’emergenza.
“Ringrazio innanzitutto tutti i rappresentanti delle associazioni che oggi sono stati presenti – dichiara l’assessore regionale Marco Protopapa – e che hanno dato la disponibilità ad affrontare insieme questa importante emergenza, a partire dalle attività di monitoraggio già fino ad ora svolte. I commissari europei hanno preso atto che lo scenario dell’emergenza Psa in Piemonte e Liguria risulta molto differente da quello di Polonia e Belgio, a partire dai territori con zone in piano nei Paesi europei e una densità di cinghiali per chilometro quadrato nettamente inferiore rispetto a quella di Piemonte e Liguria. Questo comporta che non sia applicabile lo stesso metodo di azione precedentemente utilizzato per l’estirpazione del virus ma poter utilizzare azioni emergenziali con decreti e ordinanze specifiche”.
Peste suina, "dateci nuove regole"
ALESSANDRIA - Sono arrivati dal Tortonese e dal Novese. E hanno trovato una spalla nella maratoneta Valeria Straneo. Sono imprenditori…
“Occorre quindi un’azione immediata per rafforzare le delimitazioni all’interno dell’area infetta, ovvero A7/A26/Bretella Predosa-Novi dove ci sono già importanti barriere, con una probabile ulteriore recinzione della zona buffer cuscinetto. Al tempo stesso è necessario che la Regione Piemonte possa attuare un significativo piano di depopolamento per contrastare l’emergenza riducendo la popolazione di almeno l’80 per cento. Nella giornata odierna il Consiglio dei ministri ha approvato il Decreto legge sull’emergenza Psa utile anche per la nomina del commissario straordinario che ci auspichiamo possa avere pieni poteri, non solo decisionali ma anche economici per poter far fronte in maniera seria e puntuale all’emergenza e per poter dare al nostro territorio un segnale tangibile di azioni efficaci”.
Peste suina e zone infette: cosa si può fare e cosa no
Disposizioni e chiarimenti della Regione Piemonte
“Per quanto riguarda gli indennizzi alle aziende agricole del comparto zootecnico suinicolo l’Assessorato regionale all’Agricoltura si è attivato per poter recuperare dei ristori a favore delle aziende suinicole inserite all’interno delle aree infette mentre è in corso un intervento presso il Ministero della Sanità per modificare le note applicative della legge 218/88 relativa ai ristori alle aziende zootecniche”.