The Rokes, l’ultimo libro di Paravagna dedicato ai grandi beat
SERRAVALLE SCRIVIA — Stasera alle 21.00 alla biblioteca di Serravalle Scrivia verrà presentato “The Rokes”, il nuovo libro di Roberto Paravagna (edizioni Arcana). La storia parte nell’Inghilterra del 1960: la nuova ondata musicale ha spazzato via tutto quello che c’era della vecchia nazione. Le abitudini, il perbenismo, la moralità, i modi, le mode: tutto questo cambia nel giro di pochi anni, da quando cioè il rock n roll è entrato di prepotenza nelle stanze di migliaia di giovani inglesi, quelli che riescono ad ascoltare Radio Luxembourg.
Come tanti altri giovani della loro età, Shel, Bobby, Mike e Vic – che lascerà il posto a Johnny – si fanno contagiare dalla febbre del rock ‘n roll che non li abbandonerà più. I pub di Carnaby Street, le sale da ballo dell’Inghilterra, la Germania vista nelle notti passate ad Amburgo a suonare fino a tarda sera, così come altri giovani da Liverpool, sono una realtà per lo Shel Carson Combo.
Poi, finalmente la svolta: durante un tour in Germania arriva l’occasione utile a fare un giro di alcune centinaia di chilometri verso Sud per arrivare in Italia.
E’ il maggio del ’63, ma è ancora presto per chiamarsi ‘Rokes’. Prima saranno i ‘Cabin Boys’ insieme al cantante Colin Hicks che ha un fratellino molto famoso per quei tempi, e che si chiama Tommy Steele; ma quando Hicks perderà la voce, i ‘Cabin Boys’ che suonano con lui andranno avanti lo stesso, ottenendo un bel successo a Torino.Andrà meglio all’ Ambra-Jovinelli di Roma, dove tra il pubblico c’è un attento Teddy Reno, abile a non lasciarseli sfuggire per accompagnare Rita Pavone in giro per l’Italia.
Il mix è folgorante: capelli lunghi, stivaletti con il tacco alto, smaccato accento inglese che colora il loro italiano d’oltremanica, chitarre con una strana forma ‘a nido di rondine’ (o ‘a freccia’, se preferite). Questo è sufficiente alla stampa nazionale per etichettare il complesso che nel frattempo cambierà nome, facendosi chiamare ‘I Rokes’, un po’ come dire…’I Beatles italiani’. E’ l’inizio del grande successo, consolidato nel nuovo tempio generazionale, il Piper dell’Avocato Crocetta, il locale di via Tagliamento a Roma dove per molte sere i ‘Rokes’ si contendono il palco con altri gruppi diventati in seguito icone di un decennio; passano dal blues al rhythm ‘n blues per approdare al beat in chiave italica,e piazzandosi sempre nei primi posti delle classifiche di vendita, a cavallo tra concerti, importanti apparizioni televisive, pubblicità, premi, film, con tanti album e 45 giri alle spalle.
Se musica & arte sono una passione irresistibile, come quelle che non ti abbandonano più, allora questo libro, attraverso una serie di conversazioni, intende scoprire i ‘Rokes’ anche nelle loro attività come singoli artisti, dopo la fine del successo come gruppo. Molti conoscono l’attività di Shapiro, ma scopriremo insieme anche ciò che hanno fatto Bobby, Mike e Johnny.
Roberto Paravagna è giornalista, autore e musicista. Ha iniziato la sua attività professionale nel 1977 – l’anno della liberalizzazione dell’etere, e del suo esame di compositore alla Società degli Autori – scrivendo numerose trasmissioni radio e televisive che hanno occupato le più diverse fasce d’ascolto, dai più piccoli agli adulti. Negli anni ha inoltre iniziato anche a collaborare con alcune testate giornalistiche per le quali ha scritto di musica e spettacolo e – per non farsi mancare proprio nulla – ha frequentato con successo un corso di doppiaggio della Fonoroma. Di rilievo, la sua collaborazione con Rai Radiodue dove ha condotto uno speciale in 6 puntate sui Beatles in Italia, con Radio Vaticana per la quale ha condotto diversi speciali dedicati ad importanti figure della Chiesa cattolica, con SKYSport Formula1. Sua è la ‘voce fuori campo’ di alcuni documentari inseriti nel menù della trasmissione Geo & Geo, condotta da Sveva Sagramola.