«Nuovi casi, ricoveri e tasso di positività: il calo ora è deciso»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Le buone notizie già emerse negli ultimi aggiornamenti trovano ulteriore conferma, con un ulteriore elemento di novità. Perché se contagi e ricoveri in terapia intensiva erano già in calo, adesso la discesa riguarda anche ospedalizzati e soprattutto decessi. Con un tasso di positività in evidente e progressiva frenata.
È quanto emerge, in estrema sintesi, dalle valutazioni di Carluccio Bianchi, che dopo la consueta analisi sui numeri della pandemia, promuove a pieni voti regione e provincia. «In realtà il Piemonte sta andando ancora meglio rispetto all’Alessandrino – chiarisce il docente – ma il bilancio è senza dubbio buono per entrambe. Lo si evince anche dalla solita classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, con tutti i parametri che per la prima volta dopo tantissimo tempo scendono sotto quota mille».
Nello specifico in testa c’è l’Italia (962, decremento del 29%) poi il Piemonte (819 e meno 40%), Alessandria (736, riduzione pari al 33%) e la Lombardia, che completa il quadro con 640 e meno 42%.
A livello di numeri assoluti, il Piemonte passa da 58419 a 35025 contagi settimanali, quindi 23394 in meno e 5004 al giorno in media. «Il traino, come sempre, è rappresentato da Torino, che anzi aumenta ancora il proprio contributo salendo al 57,5%; segue Cuneo, al 10%, poi Alessandria e Novara».
Resta sempre altissima la percentuale di asintomatici, in crescita all’85%, mentre gli extraprotocollo aumentano di pochissimo e si attestano al 6%, ma è un dato che incide poco.
«Ottime notizie – aggiunge Bianchi – sul fronte tasso di positività, con una sensibile discesa all’8,3% contro il 10,6% registrato venerdì scorso».
Altre indicazioni ottime, come evidenziato in apertura, riguardano la pressione ospedaliera, dal momento che tutti i ‘casi gravi’ (la cui definizione, ricordiamo, è rianimazioni, ospedalizzati e decessi, ndr) mostrano costanti miglioramenti.
«Le terapie intensive – conferma il professore – erano 116 e sono 99, 17 in meno, con tasso di occupazione che scende dal 18,5% al 15,8%. I ricoveri ordinari, invece, scendono di 197 unità, da 1991 a 1794, e l’indice di saturazione è pari al 26,4% contro il 29,3% dell’aggiornamento precedente. Sono numeri, chiaramente, da zona gialla e sono oramai consolidati da qualche tempo».
Il tasso di letalità è dello 0,1% e finalmente sono in calo anche i decessi, da 140 a 123, quindi 17 in meno. Un dato molto importante che riguarda anche la nostra provincia, che scende da 34 a 19.
Chiusura, come sempre, dedicata all’Alessandrino: i contagi sono in frenata come si evince dai numeri assoluti, che passano da 4521 a 3015. «Significa 1506 episodi in meno rispetto a venerdì scorso, per una media di 431 casi al giorno. I guariti, sempre alti, sono ovviamente in frenata, perché in precedenza erano diminuiti i casi, ma diventano comunque 5010. Per effetto di queste cifre, il saldo conclusivo è molto buono, dal momento che gli attualmente positivi diminuiscono di 2014 unità e raggiungono un totale di 974. Per la prima volta dopo molto tempo siamo sotto i mille, e la percentuale della popolazione coinvolta è dell’1,3%. Ora bisogna proseguire».