La diatriba continua: gli ambulanti dicono di no alla ‘spunta’
Qualcuno si è già rivolto a un avvocato. A Palazzo Levi si studiano soluzioni alternative
ACQUI TERME – Passano le settimane ma gli ambulanti si ostinano a non prendere posto in via Ferraris. Due settimane fa il rifacimento della Fontana delle Ninfee aveva sancito, secondo la pianificazione del Comune, lo spostamento di undici banchi di piazza Italia e corso Bagni, nella via adiacente l’ex Kaimano, zona tristemente nota per la penuria di clienti. La proposta delle associazioni di categoria di sistemare temporaneamente gli esclusi in corso Dante non ha trovato riscontro. Per risposta gli ambulanti non solo non hanno preso posto in via Ferraris, ma sono anche andati sotto il Comune a protestare.
Pare che il sindaco, interpellato da un commerciante locale, abbia ufficiosamente proposto una soluzione: la collocazione di alcuni in Corso Bagni; gli esclusi, ‘alla spunta’ cioè sistemando il banco negli spazi lasciati liberi da chi non si presenta. «La toppa è peggiore dello strappo – ha commentato un escluso – io ho uno dei banchi storici del mercato, uno dei più grandi (per cui pago profumatamente) e devo sperare che qualcuno non si presenti per lavorare?». C’è chi è passato alle vie legali ed ha attivato un avvocato per tutelare il valore della propria licenza. Corso Dante continua ad essere la soluzione desiderata e, attesa la pregressa esperienza natalizia con pagode e casette, pare sia anche fattibile.