Ennesimo gesto di inciviltà: cumuli di indumenti gettati in una riva
L'episodio denunciato su Facebook dal sindaco Walter Borreani
PARETO – Sono parole dure quelle spese dal sindaco di Pareto, Walter Borreani, per descrivere le “qualità” (si fa per dire) umane di colui o colei (o coloro) che si sono resi protagonisti dell’ennesimo gesto di inciviltà e disprezzo nei confronti della natura e dell’ambiente. In una riva boschiva del territorio comunale sono state rinvenuti cumuli di indumenti, buste e cartoni abbandonati da ignoti.
“I casi sono due…”
“Ci sono due casistiche, che in automatico definiscono la persona colpevole dell’abbandono”, ha scritto il sindaco Borreani sulla pagina Facebook del paese, “1- è un “foresto”, che arriva da un altro Comune (molto vicino): oltre ad essere un povero illuso, che crede che abbandonare nel Comune limitrofo non comporti danni all’ambiente che si trova a pochi passi dalla propria casa (ma magari politicamente in un’altra Regione) è anche un povero ignorante che non sa che gli è costato molto di più smaltire i suoi indumenti in quel modo piuttosto che conferirli presso un centro o un bidone appositamente creati. Inoltre, invece di sprecare gasolio, gli consiglio di chiedere come si svolge il servizio nel suo Comune; 2 – è un residente, o comunque una persona che abbiamo “a ruolo”, ovvero che paga i conferimenti al Comune di Pareto: beh, credo che la definizione “ignorante” sia riduttiva, quella “incivile” ormai logora e non pienamente calzante, mentre sarebbe più idonea (senza ricadere nella volgarità) sarebbe quella di “povero idiota”, che rende meglio l’idea della bassezza culturale e sociale di un individuo del genere. I danni che esso provoca all’ambiente sono ingiustificati e per lo stesso soggetto non gratuiti, mentre avrebbero un costo ben inferiore se avesse portato gli indumenti nei giorni prestabiliti in cui noi li raccogliamo. Un indumento non puzza, si può anche tenere in casa 20 giorni”.
L’amministrazione comunale, a ogni modo, sta già provvedendo alla rimozione del materiale, “perché siamo intellettualmente troppo superiori a questa gente”.