Il Papa macellaio, il vescovo matematico
Gallese: "I numeri? Sono la perfezione, come la parola di Dio"
ALESSANDRIA – Se il Papa voleva fare il macellaio, il vescovo di Alessandria aveva ambizioni da matematico.
Lo racconta lo stesso monsignor Gallese, che ammette di essere grande appassionato di informatica, una passione che ha fin dalla gioventù quando, dopo la maturità al liceo scientifico, si era iscritto alla facoltà di Matematica dell’Università di Genova, la sua città. “Avevo anche pensato alla tesi: progettavo un microprocessore 4 bit. Poi ho lasciato per entrare in seminario”.
Ma la laurea in Matematica, Gallese l’ha conseguita. “Anni dopo, il cardinale Siri mi invitò a proseguire gli studi. E così ho fatto”. Riprendendo, di fatto, quello era stato accantonato nel 1985.
Nessuno stupore
“Vi stupite che un religioso sia appassionato di Matematica? Non dovreste, perché nella Matematica c’è quella perfezione che noi cerchiamo in Dio – dice il vescovo – Il Vangelo, d’altronde, dice cose che sembrano assurde. Ma se tu provi a vivere secondo i dettami del Vangelo, ti accorgi che c’è molta razionalità. E che funziona”.
Dunque, un vescovo matematico dopo un Papa con sogni da macellaio. Il Pontefice lo ha confessato domenica nel corso della trasmissione di Fabio Fazio, ammettendo: “Volevo fare il macellaio affascinato dal fatto che quello che conoscevo io continuava a mettere soldi in tasca”