Falso, frodi e corruzione: arresti nel Piacentino. Coinvolto l’Alessandrino
I Carabinieri stanno eseguendo 37 misure cautelari, tra cui imprenditori edili, sindaci e funzionari tecnici
PIACENZA – I carabinieri di Piacenza stanno eseguendo misure cautelari nei confronti di 37 indagati, tra cui imprenditori edili, sindaci e funzionari tecnici degli enti locali dell’Alta Val Trebbia e del capoluogo.
Sono contestati i reati di associazione a delinquere, concussione, corruzione, abuso d’ufficio, traffico di influenze illecite, turbata libertà degli incanti e della libertà del procedimento di scelta del contraente, frode nelle pubbliche forniture, falso materiale e ideologico commesso dal pubblico ufficiale, truffa e voto di scambio. La misura prevede anche quattro custodie in carcere, sette ai domiciliari, un divieto di dimora.
La misura emessa dal Gip è in via di esecuzione nelle provincie di Piacenza, Alessandria, Lodi e Pavia da parte di circa 300 carabinieri del comando provinciale di Piacenza. Sono previsti anche due commissariamenti giudiziari d’azienda e una misura interdittiva del divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione nei confronti di una società.
L’operazione sarà presentata alle 14.30 a Piacenza, via Beverora 54, nella sala briefing del comando provinciale carabinieri.
Saranno presenti il procuratore di Piacenza Grazia Pradella, i sostituti Matteo Centini e Emilia Pisante e il colonnello Paolo Abrate, comandante provinciale dei carabinieri di Piacenza.