Fondazione Cra, il calendario dei Bandi. E come partecipare
Resta comunque la possibilità di inoltrare "Richieste ordinarie" per iniziative non rientranti in alcun percorso
Spiega il dottor Audo: "Lo strumento permette una gestione migliore del paziente nelle fasi precoci dell’arresto cardiaco"
ALESSANDRIA – Donato un massaggiatore cardiaco portatile alla Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria dalla Fondazione Cra, che consente di effettuare compressioni toraciche, fornendo ai pazienti un trattamento di rianimazione cardio-polmonare continuo, sia sul posto sia durante il trasporto per manovre terapeutiche più avanzate.
Si tratta di un dispositivo portatile e maneggevole che può essere applicato al paziente interrompendo le compressioni manuali per meno di 20 secondi ed è approvato dalle linee guida dell’American Heart Association ed European Resuscitation Council. La possibilità di far svolgere le compressioni toraciche ad un dispositivo meccanico ha considerevoli vantaggi ad esempio in diagnostica: grazie a questo strumento, infatti, è possibile effettuare angiografie ed angioplastiche in Emodinamica anche durante un arresto cardiaco, portando così a termine interventi d’urgenza sulle arterie coronarie per ripristinare la perfusione. Il massaggiatore cardiaco, inoltre, semplifica l’esecuzione di numerose altre terapie salvavita e permette di predisporre altre metodologie di supporto circolatorio come l’Ecmo (Extra Corporeal Membrane Oxygenation) anche nei donatori d’organo “a cuore non battente”.
Fondazione Cra, il calendario dei Bandi. E come partecipare
Resta comunque la possibilità di inoltrare "Richieste ordinarie" per iniziative non rientranti in alcun percorso
“Nella nostra iniziale esperienza – afferma Andrea Audo, direttore di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Alessandria – è stato possibile riscontrare la superiorità dell’efficacia del massaggiatore cardiaco esterno rispetto al massaggio cardiaco manuale. Il dispositivo è stato utilizzato prevalentemente in Pronto Soccorso, Cardiologia e Rianimazione, permettendo una gestione migliore del paziente delle fasi precoci dell’arresto cardiaco e stimolando un approccio condiviso tra i vari reparti del nostro Ospedale. Lo strumento, inoltre, ha consentito una gestione avanzata dello shock cardiogeno con diversi casi di applicazione di assistenza meccanica cardiorespiratoria percutanea, mediante Ecmo, direttamente al letto del malato e la possibilità di eseguire impegnative tecniche di riperfusione coronasrica direttamente sul lettino dell’Emodinamica. Ringrazio quindi sentitamente la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per questa donazione che ci consente di effettuare compressioni toraciche di alta qualità, fornendo ai pazienti un trattamento di rianimazione continuo e in sicurezza, sia sul posto sia durante il trasporto, aumentando così la possibilità di salvar loro la vita”.
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