C.Al.Ca.: «Perchè solo noi ci interessiamo alla sicurezza idrogeologica del Casalese?»
Preoccupazione (e attacchi) dal comitato alluvionati
CASALE – Da qualche mese tutto il Piemonte, e quindi inevitabilmente anche il territorio del Casalese, è colpito da una forte siccità: sull’argomento interviene quindi il C.Al.Ca – comitato alluvionati del Casalese – che avverte: «Come tutti gli anni dopo la siccità arriveranno le piogge che saranno – come sempre negli ultimi anni – molto intense e ravvicinate. Il periodo senza piogge viene definito ‘periodo di pace’ e noi desideriamo fare l’ennesimo punto sulla sicurezza idrogeologica in questo momento, ritenendo troppo facile e scontato parlarne in ‘periodo di guerra’, quando piove da diversi giorni o appena dopo un rischio idrogeologico o una nuova alluvione».
La frecciata lanciata dal comitato è ben indirizzata: «Questo lo faranno come sempre i politici, molto bravi a parlare di ‘eventi eccezionali’, ad addossare le colpe dell’incuria del territorio ai colleghi dello schieramento opposto che li hanno preceduti e nel fare annunci e promesse (rimborsi celeri, progetti e definitiva messa in sicurezza idrogeologica) che poi si sa già non verranno mantenute. Ad oggi gli acconti dei rimborsi danni per l’alluvione del 2 – 3 ottobre 2020 (dopo 1 anno e mezzo!) non sono ancora arrivati».
Il ricordo va quindi ai tragici eventi alluvionali del 2000: «L’alluvione non è arrivata per caso e lo ripetiamo da anni, il rischio era stato dettagliatamente denunciato mesi prima anche tramite interrogazioni parlamentari dall’Onorevole Muzio. In 22 anni come C.Al.Ca abbiamo partecipato a decine di incontri e confronti tecnici, scrivendo e denunciando (anche con esposti alla Procura della Repubblica) le contraddizioni di pianificazione e progettazione, i ritardi e le inefficienze di Enti quali Aipo (Agenzia Interregionale del Fiume Po ) e Adbpo ( Autorità di Bacino fiume Po ), più volte abbiamo segnalato i pericoli e i rischi per il territorio casalese anche ai sindaci (Mascarino, Demezzi, Palazzetti e oggi Riboldi) e alle amministrazioni comunali succedutesi in questi anni ottenendone quasi mai ascolto».
Quindi un interrogativo: «Perchè a Casale solo il nostro comitato è interessato alla sicurezza idrogeologica del proprio territorio? Massima attenzione va posta oggi alle criticità di Terranova, agli inadeguati livelli del nuovo argine in prossimità di cascina Consolata, alle criticità sul tratto cittadino del Po tra il ponte stradale e quello ferroviario, alla gestione dei sedimenti sui fiumi principali e la manutenzione di rogge e rii minori. Tra qualche giorno ne illustreremo i dettagli tecnici».