La Pro loco di Ciglione sul piede di guerra
Pronta una battaglia legale contro il Comune per gli eventi del 2021
PONZONE – E’ il buen retiro dalla canicola estiva per molti liguri. Ponzone, qualche migliaio di abitanti in inverno, molti di più nei mesi caldi sparsi nelle tante frazioni del circondario, ognuna con la propria Pro loco. E’ comprensibile che tra queste si crei una sana competizione volta a proporre a residenti e visitatori l’evento più accattivante. Recentemente, però, il confronto si è spinto molto più un là e la Pro loco di Ciglione pare abbia avviato un’attività di indagine sulle consorelle che probabilmente approderà in un’aula di Tribunale. Oggetto del contendere: l’organizzazione degli eventi nell’estate del 2021.
L’accusa: illegittimo rifiuto di accesso agli atti
Il Presidente dell’organizzazione ha presentato in Comune un’istanza di accesso agli atti per estrarre copia dei documenti presentati dalle altre associazioni di promozione per l’organizzazione degli spettacoli di agosto 2021. Si attendono l’autorizzazione di Pubblica Sicurezza, diritti Siae e attestazioni anti-incendio ed Haccp. Il fumus dei ciglionesi è che nel controllo degli adempimenti siano stati usati due pesi e due misure. Pare che fino ad oggi il governo locale non abbia ancora evaso la richiesta albergando, ad ogni scambio di missiva, motivazioni ritenute non soddisfacenti e che i legali della Pro loco abbiano addirittura interpellato la Giunta Regionale, il Responsabile Prevenzione della Corruzione e Trasparenza nonché il Prefetto di Alessandria.
Le accuse rivolte all’amministrazione del sindaco Fabrizio Ivaldi si poserebbero su un illegittimo rifiuto di accesso agli atti e la predisposizione di un bando di gara per la Gestione dell’Ostello di Ciglione dai possibili profili di illegittimità. Su quest’ultimo punto pende ormai da tempo una battaglia sulla concessione in godimento d’uso degli immobili di piazza Alba Cavalli. Qui la Pro loco per decenni ha organizzato sagre luculliane, eventi culturali, spettacoli e ospitato gruppi di visitatori appassionati di montagna. Per adattare la struttura a questi usi i ciglionesi hanno affrontato non poche spese. Il bando per la nuova e futuribile gestione parrebbe strumentale alla chiusura dello stesso con norme che imporrebbero obblighi per il concessionario a sostenere le spese, anche di manutenzione, ordinarie e straordinarie. La situazione è rovente e sicuramente in tempi brevi sarà foriera di sviluppi. Si sperava non legali ma a questo punto appare improbabile.