La B conquistata e da tenere: nove anni con Luca Di Masi
Era il 6 febbraio 2013: la promozione, ma anche una Coppa Italia di C e la favola della Tim Cup
Colpo di mano del presidente Cellino: ritorna Diego Lopez
BRESCIA – Clamorso al ‘Rigamonti’. Filippo Inzaghi non è più l’allenatore del Brescia.
La settimana che si concluderà, domenica, con la partita con l’Alessandria si apre con un colpo di mano del presidente Massimo Cellino: il massimo dirigente non ha gradito il pareggio a Cosenza (0-0), con le ‘rondinelle’ in dieci dal 6′ per il rosso diretto ad Adorni, e non ha condiviso scelte di formazione fatte da Pippo.
Che la panchina non fosse stabile si sapeva ancora prima dell’inizio del campionato, quando la separazione sembrava imminente, già poche settimane dopo la firma. Il direttore sportivo Francesco Marroccu è sempre riuscito a ricucire, ma questa volta Cellino ha ascoltato nessuno e neppure ha considerato la classifica, con i lombardi a un solo punto dalla A diretta: via Inzaghi nella tarda serata di ieri e, a breve, l’annuncio di Diego Lopez.
Il tecnico uruguagio è sotto contratto con il Brescia (come anche Delneri e Dionigi) e con Marroccu ha anche lavorato al Cagliari. Per lui è la terza esperienza su questa panchina, la prima nel 2020 al posto di Eugenio Corini, quando non riuscì, però, a conquistare la salvezza in A, 12 punti in 16 gare. Nel campionato succcessivo aveva sostituito Delneri dopo la seconda giornata, ma resistendo solo sette turni (e 8 punti). Ora è pronto per la terza esperienza, con una squadra da conoscere in fretta: i ‘superstiti’ dello scorso anno sono il portiere Joronen, Mangraviti, Cistana, Van de Looi, Bisoli e Ayé.
Ai Grigi il compito di capire in fretta come potrà cambiare, tatticamente, la formazione bresciana, ma in questo Moreno Longo e il suo staff sono maestri.
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