Lega: “Responsabilità del passato ma oggi serve un’azione comune”
Cerini propone un tavolo tecnico che coinvolga tutti gli attori
ACQUI TERME – La sezione cittadina della Lega esprime una grande preoccupazione per la annunciata decisione di chiudere definitivamente il Grand Hotel Nuove Terme. «La decisione di Finsystem riporta la nostra città indietro di venti anni e cade come un macigno su una situazione economica già gravemente compromessa – dichiara il portavoce e consigliere comunale Marco Cerini – Chiudere l’Hotel non è accettabile sia per i problemi di occupazione dei trenta dipendenti che li lavorano, sia per l’effetto gravissimo su tutto il comparto turistico e commerciale acquese di cui le Terme devono se mai tornare perno di sviluppo».
“Noi da sempre contraria alla privatizzazione”
La Lega di Acqui ringrazia l’On. Riccardo Molinari, Segretario del Piemonte e Capogruppo alla Camera dei Deputati, che si è prontamente attivato per portare la questione alla attenzione dei Ministeri competenti a Roma. «Anche il nostro Assessore regionale Marco Protopapa sta seguendo direttamente la vicenda e si sta attivando con gli assessorati competenti per trovare possibili azioni d’intervento» assicura Cerini guardando al passato, scorge delle responsabilità.
«Questo non è il momento delle polemiche ma dell’unità – premette – Tuttavia non si può dimenticare il fatto che fu la Giunta Regionale guidata da Chiamparino con il Centrosinistra a decidere la vendita delle Terme ai privati con un bando di gara che non prevedeva garanzie di investimenti. La Lega è da sempre stata contraria e si era opposta alla privatizzazione della società termale, che secondo noi poteva comportare dei rischi molto gravi, come purtroppo è successo. Neppure si può dimenticare la decisone da parte della attuale Amministazione comunale di cedere le quote in proprietà del Comune, spogliandosi della possibilità di un intervento diretto».
Soluzioni? «Si deve rispondere con forza e tutti insieme affinché la proprietà delle Terme riveda la posizione che ha assunto – risponde – la Lega propone un tavolo da convocare con urgenza presso il Comune per creare un concreto e immediato coordinamento dell’azione da parte di tutte le forze politiche e civiche acquesi, comprese le associazioni di categoria ed i sindacati. È in gioco per il futuro della città; la situazione richiede compattezza e determinazione».