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Venti volontari per eliminare il fango della pista d'atletica. Ed intanto Servizi Sportivi si muove per la riapertura della piscina
OVADA – Sono entrati in azione stamattina i volontari della Protezione Civile di Ovada, guidati dal coordinatore provinciale Andrea Morchio. Le potenti pompe sono ancora al lavoro per ripulire la pista del polisportivo Geirino, ricoperta di fango dallo scorso 4 ottobre dopo la piena dell’Orba. L’obiettivo è rimettere l’area, sulla quale c’è già il progetto per il ripristino del fondo, a disposizione dei giovani dell’Atletica Ovadese e dei tanti appassionati di podismo della città. Una ventina gli uomini impiegati nelle operazioni di pulizia con una decina di mezzi.
Sullo sfondo l’attuale situazione. Piscina chiusa perchè inutilizzabile, problemi di liquidità per Servizi Sportivi. “Le società – spiega Mirco Bottero – hanno ottemperato alla promessa fatta nell’ultima riunione versando quanto era stato definito. Non sono somme che possano dare sicurezza nel lungo periodo. Il tentativo dev’essere quello di arrivare all’estate per rimettere a posto il meccanismo”. Servizi Sportivi nei giorni scorsi ha conferito un incarico per un progetto di fattibilità allo studio Pettene, un pool di architetti e ingegneri specializzati nel recupero di impianti natatori. “L’obiettivo è quello di fare il più in fretta possibile – conferma Bottero – Una prima tranche dei lavori sarebbero finanziati con i 200 mila euro in arrivo dall’assicurazione. I tempi però sono condizionati da procedure e burocrazia”.
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Nel frattempo c’è chi, tra gli utenti, si sta muovendo per provare a dare un sostegno nell’immediato. Fra questi appassionati di sport di lungo corso, protagonisti nelle varie discipline sportive interessati a dare un segnale. “L’idea – spiega Vincenzo Moizo, portavoce del gruppo – è quella di fondare un’associazione onlus e utilizzarla per raccogliere risorse da utilizzare poi per piccoli lavori di manutenzione, mettere in pratica quegli accorgimenti che possano rendere gli impianti più utilizzabili e appetibili. Il Geirino rimane un impianto con grandi potenzialità”.
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