Pnrr, in arrivo 87 milioni di euro per la Acqui-Ovada-Genova
Fornaro (LeU): "E' davvero una grande buona notizia per i nostri territori"
La richiesta del Comitato Trasporti Valli Orba e Stura
OVADA – La riattivazione del doppio binario in alcune stazione per facilitare gli scambi e fluidificare la circolazione. Con la rimozione della frana di Mele è l’intervento ritenuto prioritario dal Comitato Trasporti Valli Orba e Stura che mette i puntini sulle “i” a poche settimana dall’annuncio dell’arrivo di 87 milioni di euro da investire fino al 2026 messi a disposizione nell’ambito delle risorse sbloccate con il Pnrr (il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, ndr).
Chi viaggia con regolarità vuole essere consultato. «Sarebbe impensabile – spiega Simona Repetto, portavoce dell’associazione – non sentire chi con i problemi della tratta fa i conti ogni giorno della sua vita».
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Sulla stessa posizione i sindaci che la settimana scorsa hanno partecipato al vertice con gli assessori regionali ai Trasporti di Liguria e Piemonte, Gianni Berrino e Marco Gabusi in cui RFI ha presentato quel che si farà. Sia il sindaco di Ovada, Paolo Lantero, che quello di Acqui, Lorenzo Lucchini hanno espresso stupore e perplessità. «Se la linea deve offrire servizi migliori – ribadisce Lantero – il doppio binario nelle stazioni è essenziale. Si tratterebbe di riportarla ai livelli degli anni ‘80».
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L’idea dei primi cittadini è proprio quella di produrre e di presentare un documento specifico con tutte le priorità. Anche perché, al momento, Nel piano di RFI si parla di manutenzione diffusa, dell’area della frana di Mele e di un consistente intervento di ammodernamento delle stazioni. «Nei prossimi giorni – ha annunciato Lucchini – chiederemo agli organi competenti una consultazione». «Per noi – conclude Repetto – è doveroso che si rimettano i binari di incrocio a Visone, Molare, Granara, lo chiediamo da anni. RFI deve ascoltarci».