Consumatori su Terme: “Non si gioca con la dignità di 30 famiglie”
Antonucci: "Dov'erano i sindacati quando il privato è diventato proprietario?"
ACQUI TERME – Per l’associazione consumatori Act il 4 febbraio 2022 sarà ricordato come il giorno della vergogna. «Ci lasciano senza parole le dichiarazioni dei segretari di Filcams, Fisascat e Uiltucs, presenti alla riunione, che chiedono l’intervento in sinergia di politica e sindacati per salvare le Terme ed il posto di lavoro di parecchi cittadini – dichiara il portavoce Massimo Antonucci – viene da chiederci dove fossero i sindacati e la politica quando il gruppo Pater nel 2016 ha rilevato circa l’81% di quote dalla regione Piemonte senza la presentazione nemmeno di uno straccio di piano industriale. Oppure dove fossero negli ultimi 2 anni, quando probabilmente “qualcuno” ha abusato dello Stato di Emergenza Covid-19 sfruttando oltremodo gli aiuti previsti dallo Stato per le imprese in difficoltà come ad esempio cassa integrazione e fondo perduto».
“Attenzione ai massimi livelli”
L’Act consumatori si dichiara pronta a difendere gli interessi dei cittadini: «Avvisiamo tutti gli addetti ai lavori che la nostra attenzione da questo momento sarà ai massimi livelli e saremo pronti ad intervenire ogni qualvolta noteremo poca trasparenza nelle varie azioni che si susseguiranno – conclude – ci mettiamo a disposizione dei lavoratori che saranno colpiti da questo licenziamento per valutare una eventuale impugnazione. Ovviamente a titolo gratuito. Si può giocare con tutto, ma non con la vita e la dignità di 30 famiglie».