UilTucs: “Non staremo a guardare, ma serve l’impegno di tutti”
Settimo: "Vogliono chiudere il Grand Hotel entro un paio di mesi e precarizzare il personale"
ACQUI TERME – «Avevamo incontrato i Pater a dicembre. Durante il confronto si era parlato di soluzioni da individuare per superare senza eccessivi traumi il 2022. Era stato paventato anche il possibile utilizzo degli ammortizzatori sociali. Ora, invece, meno di due mesi dopo, ci dicono che vogliono chiudere il Grand Hotel e ridurre il comparto termale. Una decisione che ci ha davvero scioccati». C’è amarezza nelle parole di Maura Settimo, segretaria provinciale di UilTucs: «Nell’incontro di questa mattina – sottolinea – nessuna soluzione alternativa è stata messa sul tavolo dalla proprietà. La loro volontà è quella di chiudere l’hotel entro un paio di mesi e licenziare tutto il personale per poi far ripartire le riassunzioni, ma con contratti a tempo determinato. In questo modo si darà il via libera definitivo alla precarizzazione dei dipendenti delle Terme, con scenari che ovviamente non lasciano presagire nulla di buono per il resto del comparto».
“Subito gli ammortizzatori sociali”
È di certo una giornata nera per l’intera comunità acquese, che nel Grand Hotel ha uno dei simboli storici della propria identità, fulgida testimonianza dei fasti di un tempo, oggi “nobile decaduto” alla (disperata) ricerca di nuovi e più degni panorami.
«Devo dire che nella controparte abbiamo riscontrato una certa freddezza. Per noi è un davvero un brutto colpo – osserva la segretaria di UilTucs – perché da anni ci battiamo per la tutela dei lavoratori del settore termale acquese. Voglio sottolineare, però, che come sindacati non prenderemo semplicemente atto di queste decisioni. In questi anni in più occasioni abbiamo contributo a venire a capo di diverse situazioni davvero difficili, ed è nostra ferma intenzione fare di tutto per riuscirci anche questa volta».
I sindacati di settore chiedono l’appoggio delle istituzioni locali: «Comune, Prefetto e politica devono dare il proprio contributo alla causa, servono tavoli di confronto anche con questo tipo di interlocutori. Finora qualcuno ha latitato, quindi auspichiamo un maggiore coinvolgimento e impegno».
Per i lavoratori del comparto termale lo scenario ora è davvero allarmante: «Occorre mettere in atto sin da subito tutti gli ammortizzatori sociali – conclude Maura Settimo – ci sono più di 30 persone a un passo dal licenziamento. Il Grand Hotel è un pezzo di storia della città».
Giovedì 10, intanto, i sindacati UILTuCS, Filcams e Fisascat incontreranno in assemblea i dipendenti di Terme Spa.