I 90 anni della Vitti: Monica e il desiderio
“È tutto mescolato, la vita, i personaggi. Ma allora è tutto falso, direte voi? No, è tutto vero: specialmente i…
Già nel 1957 in città al Teatro Virginia Marini con Michelangelo Antonioni
ALESSANDRIA – Il mondo dello spettacolo è in lutto per la scomparsa di Monica Vitti. La grande attrice è sempre stata molto apprezzata ad Alessandria. Addirittura il circolo del cinema di Adelio Ferrero le dedicò la copertina della sua rivista nel 1964. L’associazione metteva i film di Michelangelo Antonioni in cima alle sue preferenze e Monica Vitti era la musa del grande regista, protagonista di alcuni dei suoi più fortunati successi. Il 1964, quando le viene dedicata la copertina del ‘Quaderno’ del circolo del cinema, è l’anno di ‘Deserto rosso’ che la vede protagonista assoluta nel ruolo della nevrotica Giuliana in uno dei maggiori capolavori di Antonioni. Insieme al grande regista alcuni anni prima, nel 1957, era venuta ad Alessandria per calcare il palco del Teatro Virginia Marini come protagonista di ‘Ricorda con rabbia’ di John Osborne.
I 90 anni della Vitti: Monica e il desiderio
“È tutto mescolato, la vita, i personaggi. Ma allora è tutto falso, direte voi? No, è tutto vero: specialmente i…
Venne ancora nella nostra città, nel Teatro Comunale, che proprio in Adelio Ferrero aveva avuto, per breve tempo, il suo primo presidente. Apprezzatissima dal pubblico alessandrino la prova che offrì nel 1987 con la commedia brillante ‘La strana coppia’ di Neil Simon, dove si presentò affiancata da Rossella Falk mentre alla regia era Franca Valeri. Per l’epoca in tutta Italia fu lo spettacolo dell’anno. Ad Alessandria ebbe ben sei repliche: 28, 29, 39 aprile, 1,2 e 3 maggio. Quando arrivò in città vantava già 184mila spettatori e 150 repliche. Uno spettacolo importante nella inarrivabile carriera di Monica Vitti, che da vent’anni non calcava più le scene teatrali.
Alessandria ha quindi potuto apprezzare entrambi i due corsi della sua strepitosa vita di attrice: la fase dei grandi film sull’incomunicabilità e l’alienazione e quella successiva che la vide imporsi come regina della commedia italiana.
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