Cimitero di Acqui: approvato il progetto per i nuovi blocchi loculi
In totale 384 loculi divisi in due "corpi" da 192 posti. Via ai lavori entro due mesi
ACQUI TERME – Al contrario delle inumazioni in terra, in ribasso, e per le quali al cimitero di Acqui Terme ci sarà spazio a sufficienza anche negli anni a venire, le tumulazioni in loculo sono sempre più richieste dai cittadini acquesi. Al momento sono solo 10 i loculi liberi disponibili, di conseguenza la necessità di aggiungere nuovi blocchi al Camposanto di via Cassarogna è oramai diventata non più rimandabile.
Due corpi loculi da 192 posti ognuno
La società Ascat srl (Azienda Servizi Cimiteriali Acqui Terme) è la concessionaria a cui nel 2016 il Comune di Acqui Terme ha affidato la gestione dell’intera struttura per i successivi 25 anni, ovvero fino al 2041. L’accordo sottoscritto contempla tra le opere a competenza di Ascat anche la realizzazione di nuovi manufatti. Con una delibera ratificata lo scorso novembre l’amministrazione termale ha approvato un progetto di fattibilità che prevede la realizzazione in due “tranche” di nuovi 384 loculi, più un altro corpo loculi da oltre 100 posti da realizzare nel 2034.
Il cronoprogramma prevede la suddivisione dei lavori in due “corpi loculi” (A e B) ognuno da 192 loculi, il primo da realizzare quest’anno e l’altro nel 2023. L’investimento sarà a totale carico della società concessionaria.
Il progetto definitivo-esecutivo approvato giovedì 27 dalla Giunta riguarda la realizzazione del blocco loculi A. L’intervento prevede “la realizzazione del blocco loculi posto a nord per complessivi 192 loculi, che verranno posti in allineamento ai blocchi loculi già esistenti riproducendone fogge e finiture simili al contesto esistente al fine di non alterare l’aspetto architettonico complessivo”, si legge nella relazione illustrativa. I nuovi blocchi andranno a occupare i settori al momento destinati alle aree verdi. Il blocco loculi previsto da cronoprogramma nel 2023 comprenderà anche la realizzazione di un’area verde. In base a quanto previsto dal Capitolato prestazionale descrittivo i lavori dovranno iniziare entro i prossimi due mesi.