Gli ambulanti dicono ‘no’ a via Ferraris: protesta sotto il Comune
La protesta potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni
ACQUI TERME – Ieri per quindici ambulanti è stato un giorno di mercato da ricordare. Invece di andare a lavorare, hanno incrociato le braccia sotto Palazzo Levi.
Il Comune, per le operazioni di rifacimento della Fontana delle Ninfee, ha deciso di spostare 11 banchi del mercato bisettimanale in via Ferraris: quelli presenti in piazza Italia ed in corso Bagni. La decisione è arrivata come una doccia fredda su quegli imprenditori ambulanti già in sofferenza per l’ultima organizzazione degli spazi mercatali che li aveva relegati a margine dell’ isola pedonale. Una prima comunicazione dell’ufficio del commercio fissava come data dello spostamento il 28 febbraio; la settimana scorsa è stata anticipata al 28 gennaio alimentando non pochi dissapori. “Undici famiglie condannate alla fame – hanno commentato – abbiamo già sperimentato, nei primi tempi della pandemia, la sede di via Ferraris. Troppo lontana dal centro. I clienti non verranno. Abbiamo proposto una sistemazione temporanea in corso Dante, lato parco, ma ci è stato negato per motivi di viabilità. Ed il Villaggio di Babbo Natale con tanto di pista di pattinaggio, casette e pagode, che ha chiuso la strada per più di un mese? Noi lo occuperemmo solo poche ore a settimana”.
Così gli ambulanti ieri hanno deciso di fare un gesto simbolico che probabilmente ripeteranno: nei giorni di mercato, invece di prendere posto in via Ferraris, andranno in silenzio ad attendere sotto il Comune che qualcuno si interessi al proprio disagio.