Studio idraulico sulla Bormida: “In sicurezza non solo gli Archi”
Presentato lo studio idraulico per prevenire i danni alluvionali
ACQUI TERME – Ieri, in streaming, l’amministrazione comunale ha presentato lo studio idraulico relativo al fiume Bormida. Il vice sindaco, Paolo Mighetti, ha spiegato che l’obiettivo della Giunta è quello di scongiurare i danni delle alluvioni che dal 2016 in poi si sono abbattute, sempre più frequentemente, sulla città: “C’è già uno studio della Sovrintendenza sugli Archi romani; noi abbiamo pensato ad un intervento più grande, allargando lo sguardo a tutte le situazioni di pericolo sul territorio comunale”. Come ha precisato dall’assessore Sasso ai tecnici intervenuti, dell’Aipo, della Regione Piemonte ed ai rappresentanti di un comitato spontaneo dei cittadini rivieraschi, sono state commissionate valutazioni che tenessero conto non solo della sicurezza ma anche della connotazione turistica della zona.
Archi, erosione alle fondazione
Lo Studio Edes di Torino, incaricato delle analisi, ha illustrato il progetto partendo proprio dall’area archeologica oggetto degli studi del prof. Bianco incaricato dalla Soprintendenza. “I sette piloni e i quattro archi si trovano nella parte attiva del fiume, in una zona facilmente colpita da un’esondazione – ha spiegato l’ing. Bartolomeo Visconti – Nel tempo c’è stato una forte azione di erosione che è arrivata a toccare le fondazioni”.
L’ esperto ha poi analizzato la modellazione idraulica di tutto il tratto cittadino del fiume per tempi di ritorno a 20 e 200 anni. Le maggiori problematiche secondo lo studio sarebbero legate alle aree abitate a ridosso della sponda sinistra del fiume a monte e valle del ponte Carlo Alberto nonché in zona Bagni. Soluzioni? “La realizzazione di un sistema arginale (in terra/muratura) che rinforzi le sponde e chiuda i varchi aperti, nonché la riduzione dei depositi in alveo”. Per proteggere gli Archi romani, “una briglia guado per frenare il materiale flottante» anche con piantumazioni”.
Costo stimato dei lavori: 4.205.000 euro. Comune, Aipo e Regione si sono detti intenti alla ricerca di fondi. Tempi di realizzazione? Nessuno lo sa.