Sciopero infermieri Nursind il 28. Asl Al: "Possibili ritardi negli hub vaccinali"
"Verranno garantiti i servizi di emergenza e di Pronto Soccorso"
Delegazione di alessandrini in piazza a Torino. Le motivazioni
TORINO – Ci sono anche sedici alessandrini, stamattina, davanti al palazzo della Regione a Torino, a manifestare per difendere le ragioni degli infermieri. Lo sciopero è organizzato dal sindacato Nursind, che ha portato in piazza 250 piemontesi, rappresentanti della categoria.
Sciopero infermieri Nursind il 28. Asl Al: "Possibili ritardi negli hub vaccinali"
"Verranno garantiti i servizi di emergenza e di Pronto Soccorso"
Le motivazioni della protesta sono così sintetizzate da Francesco Coppolella della segreteria regionale del Nursind: “Se non si investe sui professionisti della salute e sugli operatori sanitari il servizio sanitario pubblico morirà. La nostra protesta, oltre a denunciare come gli operatori e professionisti sanitari siano stati lasciati soli, è nell’interesse di tutti. Un Governo che non è in grado di riconoscere e valorizzare i propri operatori dopo tutto quello che hanno subito e dopo tutto quello che hanno fatto (e ancora ora stanno facendo) non è un Governo all’altezza. Rivolgiamo un appello alla politica tutta, ai media, alle associazioni e ai cittadini, con la speranza che ognuno possa dare il proprio contributo per dare voce a chi in questi due anni non si è tirato indietro a differenza di chi ha fatto promesse che non ha mantenuto”.
Non solo: Coppolella evidenzia che “abbiamo chiesto 10 milioni di euro da destinare al personale infermieristico. L’assessore Icardi che già si era impegnato per una legge regionale per premiare e valorizzare economicamente gli infermieri e il vice presidente erano presenti e si sono confrontato con il presidente Cirio , attualmente a Roma. Il presidente si è detto favorevole. Martedì incontreremo nuovamente il presidente e l’assessore per vedere se la promessa si trasforma in fatto concreto”.
“Inoltre, è impegno dell’assessore l’erogazione dell’indennità di malattie infettive in tutte le aziende che ancora non lo hanno fatto, così come l’erogazione del 50% degli straordinari che gli infermieri dell’Asl To 3 non si sono visti pagare e che potrebbe succedere in altre Asl. Nel cedolino di marzo gli infermieri avranno il dovuto. La protesta – conclude il segretario Nursind – non finisce qui. Se il governo non darà un segnale e la Regione non farà ciò che ha detto, torneremo in piazza e faremo più giornate di sciopero”.