Accordo con il Frosinone e il centrocampista: prestito con diritto di riscatto
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Calcio - Serie B
Gori: “Pronto per scendere subito in campo”
"In estate ho provato a restare: se avessi capito che avrei avuto poco spazio sarei arrivato subito"
ALESSANDRIA – Cinque mesi dopo, l’Alessandria. Sincero, Mirko Gori, quando ammette che la sua scelta dell’estate non è stata la più azzeccata.
“Sapevo dell’interessamento dell’Alessandria, ho scelto di restare a Frosinone perché, in quel momento, pensavo di potermi giocare le mie carte e di avere spazio. In realtà, dopo poco ho capito che non sarebbe stato così. Se ci fosse stata più chiarezza nei miei confronti avrei ragionato diversamente. Mi sono sbagliato ma, oggi, finalmente, sono qui, nei Grigi”.
Pronto a indossare la nuova maglia già domenica, se Longo riterrà di dargli spazio a Vicenza. “Ho giocato poco, è vero, ma non certo per problemi fisici. Sto bene, mi sono sempre allenato al masssimo, se l’allenatore deciderà che posso dare il mio contributo, io ci sono”. E il tono, quando il centrocampista risponde “sì, sono pronto“, conferma la voglia di tornare a vivere la partita da protagonista.
A inizio mercato
I tempi della firma sembravano non arrivare mai… “In realtà ho detto sì all’Alessandria a inizio gennaio, quando si è aperto il mercato. Quella è stata sempre la mia volontà, fin dall’inizio, e i Grigi l’unica scelta. Poi, come spesso accade, le trattative si allungano, perché ci sono altre soggetti coinvolti, soprattutto le due società, che devono trovare l’intesa, anche sulla formula del trasferimento (prestito con diritto di riscatto, ndr). Mi è piaciuto lo spirito di questa società e di questo gruppo: è lo stesso mio, una squadra che lotta, umile, con ideee, gioco e grinta”.
Allora la definizione “una vita da mediano” calza a pennello? “Assolutamente sì, la mia posizione è nella coppia centrale di centrocampo. Posso giocare anche da mezzala, per scelta tattica ho interpretato anche quel ruolo. La mediana, però, è la mia zona di azione, toccare molti palloni, dare il mio contributo anche in fase di non possesso, con tanta voglia di combattere, come ho trovato qui all’Alessandria. Non mi sorprende che sia così, visto chi c’è in panchina“.
Quanto ha contato Longo nella sua scelta? “Molto: conosco bene il mister, la persona che è, le sue idee, la sua mentalità. La sua chiamata è stata molto importante, ha capito subito di essere gradito e, in me, c’è la voglia di tornare a lavorare con lui e lo staff”