Nefrologia: le carenze di organico riguardano anche Casale (e Valenza)
Dal 2013 il reparto Novese è aggregato a quello monferrino
NOVI LIGURE – Il reparto di Nefrologia dell’ospedale San Giacomo di Novi Ligure è a rischio. I medici sono sotto organico e devono dividersi con il nosocomio di Casale Monferrato. La carenza di personale ha già comportato la chiusura della degenza di Nefrologia sia a Novi che a Casale, con l’invio dei pazienti ad Alessandria, o addirittura a Torino, per l’effettuazione di procedure o indagini che prima venivano regolarmente effettuate nei due ospedali dell’Asl.
Il reparto novese di Nefrologia nel 2013 è stato aggregato con quello di Casale (che a sua volta è aggregato al centro Dialisi di Valenza) e con il centro Dialisi di Tortona. Il San Giacomo dovrebbe fare da “capofila” avendo un volume di attività dialitica superiore del 40 per cento rispetto a Casale. Sarebbe previsto un organico di 13 medici, più il primario con sede a Novi. Ma questo numero già esiguo negli ultimi anni si è progressivamente ridotto sino agli attuali otto (6 medici a Novi e 2 a Casale).
Tuttavia, denunciano i consiglieri dem di Novi Simone Tedeschi, Rocchino Muliere, Alfredo Lolaico, Luca Patelli e Stefano Moro: «Altri medici decideranno, per quanto è di nostra conoscenza, di lasciare l’attività nei reparti dei due ospedali».
«Già dallo scorso giugno un nefrologo di Novi va a Casale per coprire i turni di reparto e per l’aggravarsi della pandemia c’è il rischio di sospendere le attività ambulatoriali. A tutto ciò si aggiunge una grave carenza del personale infermieristico», dicono ancora i consiglieri Democratici che in merito hanno presentato un’interpellanza.