Il santi di oggi, 25 gennaio, è Beato Enrico Susone
Oggi, 25 gennaio, la Chiesa celebra anche Beato Antonio Migliorati
I santi di oggi, 25 gennaio, sono Beato Enrico Susone e Beato Antonio Migliorati.
Beato Enrico Susone
La vita
Enrico Susone è stato un sacerdote domenicano nato a Costanza, in Germania. Il suo vero cognome è Von Berg ma, probabilmente a causa del rapporto difficile con il padre, uomo severo e autoritario, decide di utilizzare quello della madre. Enrico entra nel convento domenicano della sua città, Costanza, all’età di 13 anni. Il suo maestro è Eckhart, fondatore della mistica speculativa tedesca e quando questi viene accusato di eresia Enrico viene coinvolto nel processo a suo carico e deve anche discolparsi davanti all’Ordine.
Nel 1348 una giovane donna lo calunnia dicendo di avere avuto un figlio da lui: per questo motivo Enrico è costretto a lasciare per sempre Costanza anche se viene, infine, riconosciuto innocente. Si trasferisce a Ulma dove rimarrà fino alla morte. Pubblica molti scritti tra cui il “Libro dell’eterna speranza” che è un testo fondamentale della spiritualità tedesca e viene ancora ristampato.
E’ molto devoto al nome di Gesù e si dedica alla direzione spirituale delle suore domenicane. Pratica spesso la penitenza: si flagella e cammina incatenato. Alla sua morte non viene sepolto nella fossa comune dei frati ma nella chiesa del convento di Ulma e successivamente il suo corpo viene disperso dai protestanti. E’ beatificato nel 1831.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
Beato Antonio Migliorati
Sacerdote agostiniano
La vita
Nasce ad Amandola (Fermo) il 17 gennaio 1355 da una famiglia di contadini. Entra nel convento agostiniano del paese natio, dove fu ordinato sacerdote. Resta per circa dodici anni nel convento di Tolentino, poi a Bari e infine fece ritorno ad Amandola dove fu superiore del conventino, che fece ampliare e accanto a questo diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa.
Come persona pellegrinante, affida ogni speranza a Dio, in attesa della visione beatifica, seguendo l’esempio di Maria. Ammirato per l’umiltà, lo spirito d’obbedienza, di mortificazione e per lo zelo apostolico. Muore il 25 gennaio 1450 e sepolto nella fosse comune. Nel 1453 il suo corpo fu sistemato in un’arca di legno su un altare che si intitolò al suo nome, mentre i prodigi (persino la resurrezione di morti) si moltiplicavano; nel 1759 Clemente XIII ascrisse Antonio nel numero dei beati; nel 1890 Leone XIII concesse l’indulgenza plenaria ai visitatori del suo santuario in Amandola; nel 2006 una tavola dipinta che lo raffigura, opera del pittore Salvatore Tricarico, è stata apposta nel santuario della Madonna dell’Ambro.
Beata Teresa Grillo Michel
Fondatrice delle Piccole Suore della Divina Provvidenza
Nasce a Spinetta Marengo il 25 settembre 1855. L’Opera cominciò ad avere case in diversi luoghi del Piemonte, sviluppandosi presto anche nelle regioni del Veneto, della Lombardia, della Liguria, delle Puglie e della Lucania. Dal 13 giugno 1900 l’Istituto si estese in Brasile e dal 1927, dietro sollecitazione del Santo Don Luigi Orione, fondò case anche in Argentina. Senza risparmiarsi, Teresa animava e incoraggiava le consorelle con la sua sollecita e carismatica presenza nelle comunità. Per ben sei volte attraversò l’oceano per raggiungere l’America Latina, dove dietro sua sollecitazione fiorirono numerose fondazioni con asili, orfanotrofi, scuole, ospedali e ricoveri per anziane. Il sesto viaggio lo fece nel 1928, all’età di 73 anni. L’8 giugno 1942, la Santa Sede concedeva l’Approvazione Apostolica alla Congregazione delle Piccole Suore della Divina Provvidenza. La Beata Teresa Grillo si spense ad Alessandria il 25 gennaio 1944 all’età di 88 anni.