Casale celebra la Banda Tom: «La nostra identità storica»
Niente contestazione ma una nutrita partecipazione tra Castello e Cittadella
Le parole del capogruppo del Pd in consiglio comunale a Casale
CASALE – La mattina di sabato scorso a Casale è stata interamente dedicata alle iniziative di commemorazione della Banda Tom, nel 77° anniversario del terribile eccidio dei giovani partigiani operato dai nazi-fascisti. La messa in Duomo e l’orazione ufficiale tenuta dallo storico Sergio Favretto al Castello di Casale, hanno anticipato la tradizionale deposizione delle corone in Cittadella, luogo in cui si è consumata la tragedia. E proprio le parole di Favretto sono alla base di una breve riflessione del capogruppo del Pd in consiglio comunale Luca Gioanola.
Casale celebra la Banda Tom: «La nostra identità storica»
Niente contestazione ma una nutrita partecipazione tra Castello e Cittadella
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A Casale, nel Monferrato, non sarà mai accettabile sentire sminuire il fascismo a una tra le scelte possibili, che ha tutto sommato avuto il solo errore di fidarsi del popolo invasore tedesco. Il fascismo è stato in Italia e nel nostro territorio monferrino presente in modo organizzato e devastante, come ci ha ricordato Sergio Favretto alla commemorazione della Banda Tom.
Per vent’anni ha agito in una chiara e inequivocabile escalation di dittatura, repressioni, persecuzioni, torture, deportazioni, uccisioni e ostentazione della forza per ottenere e mantenere il potere. Operando una omologazione intransigente di cosa fosse giusto e di cosa fosse sbagliato e pericoloso, quindi da condannare e debellare perché diverso.
Il nostro territorio, a Camagna, a Villadeati, come a Valenza, Ottiglio, Casale, Frassineto, insomma tra le nostre case e le nostre campagne, in un clima di paura, ha avuto la reazione coraggiosa di giovani che non restarono indifferenti, pur essendo consapevoli di essere in una zona senza via di fuga.
Il nostro territorio ha avuto le reazioni di famiglie, di parroci, di gente comune, che, a rischio per la propria vita, hanno dato ristoro, hanno protetto, hanno nascosto chi veniva considerato diverso. Questa è la nostra storia, una storia intrisa nella nostra terra, in ogni sasso e in ogni respiro, che portiamo avanti noi, dal profondo della nostra anima. Questa è la nostra memoria.