MonFest 2022: alla scoperta di altri 3 maestri della fotografia
L'approfondimento su altri artisti che parteciperanno alla biennale casalese
CASALE – A poco più di due mesi dall’inaugurazione, prosegue il viaggio per conoscere meglio i grandi artisti che saranno protagonisti assoluti del MonFest 2022, la prima biennale internazionale di fotografia che si terrà a Casale Monferrato dal 25 marzo al 12 giugno.
Dal sottotitolo ‘Le forme del tempo – Da Francesco Negri al contemporaneo’, l’evento è organizzato dal Comune di Casale e curato dal direttore artistico Mariateresa Cerretelli e vedrà al centro del progetto numerose mostre allestite nei luoghi più caratteristici e suggestivi della città.
Dopo i precedenti approfondimenti dedicati a Gabriele Basilico, Valentina Vannicola e Francesco Negri, si prosegue ora nello scoprire i fotografi che saranno presenti alla biennale casalese, soffermandoci però prima, con un breve flash, sulle le tre mostre presentate nei mesi scorsi.
‘Gabriele Basilico nel Monferrato’ è la mostra dedicata al grande artista scomparso nel 2013 e considerato un indiscusso maestro della fotografia contemporanea; ‘Living Layers’ è invece il titolo dell’esposizione delle opere della pluripremiata Valentina Vannicola a cura di Mariateresa Cerretelli; infine ‘Omaggio a Francesco Negri’ celebrerà il grande fotografo casalese.
I nuovi artisti
‘Il mondo di Silvio Canini’ racconterà con le immagini il lavoro di «un artista poliedrico, un vero creativo e come i veri creativi, un eterno ragazzo che ti permette con i suoi lavori di sorridere e sognare, sempre», come ricorda la curatrice Elena Ceratti. Canini vive e lavora a Bellaria – Igea Marina e le sue opere sono state esposte in Italia e all’Estero con grande favore di critica e di pubblico.
In Monferrato verrà poi offerto uno spaccato della fervida attività creativa dell’artista romagnolo: da Mare di silenzio, una visione poetica e insolita delle spiagge del litorale in pieno inverno a diversi video, come HipnoBici o la proiezione di Venditori d’ombra, in un percorso articolato e divertente, godibile sia per gli adulti sia per i bambini.
Di particolare impatto #homeTOhome di Raoul Iacometti, fotografo free-lance che alterna la ricerca personale al lavoro commerciale in diversi settori: «Quando nei teatri internazionali regnava ancora il silenzio a causa della pandemia – spiega il curatore della mostra Luciano Bobba – con una sapiente regia tecnologica e seguendo una felice intuizione, il fotografo milanese ha creato un set a casa sua e nelle case dei grandi protagonisti della danza internazionale e su questo nuovo palcoscenico virtuale ha lanciato il suo progetto #homeTOhome.
Non sono screenshot, selfie o manipolazioni in Photoshop, ma reali interazioni durante videocall in WhatsApp. Poi, per dare tridimensione e accentuare l’effetto palcoscenico, Iacometti ha ambientato lo smartphone in luoghi diversi della sua casa e i ballerini a loro volta hanno scelto varie ambientazioni come base per le loro pose plastiche. Sono più di quaranta gli artisti coinvolti, tra i quali ci sono primi ballerini e solisti, tutti impegnati in corpi di ballo di alcuni tra i teatri più importanti dislocati in diversi luoghi nel mondo».
‘Fotomorfosi-infernot ‘di Ilenio Celoria ci riporterà tra le nostre colline, come ricorda la curatrice Simona Ongarelli: «Il progetto fotografico è una perfetta sintesi tra tradizione, territorio e sperimentazione. I soggetti delle opere sono piccole architetture ipogee scavate nella pietra, gli infernot appunto, dove un tempo veniva custodito il vino imbottigliato; dal 2014 sono entrati a far parte del Patrimonio Unesco. Le immagini in mostra sono state realizzate in questi spazi con una speciale fotocamera che produce immagini sferiche a 360° poi trasformate in rappresentazioni stereografiche. ».
Professore di Fotografia all’istituto Leardi e al Liceo artistico di Casale, Celoria affianca all’insegnamento un’intensa attività espositiva, che lo vede presente alla Biennale di Venezia, alla Biennale di fotografia di Alessandria, al Museo di Scienze Naturali di Torino, al Museo Sant’Agostino di Genova, agli istituti italiani di Cultura a Colonia, Vienna, Praga, Malta e in diverse città italiane e straniere.
In mostra ci saranno anche le opere dei vincitori, dei premiati e, in alcuni casi, dei partecipanti dei concorsi fotografici che dall’anno scorso si stanno susseguendo. Uno di questi è quello organizzato dal club locale Soroptimist dal titolo Storie di donne e che ha visto vincitrice Silvia Camporesi.
Nelle prossime settimane proseguirà il viaggio alla scoperta delle mostre e degli artisti del MonFest 2022, tra cui Lisetta Carmi, Vittore Fossati, Claudio Sabatino e Maurizio Galimberti.