Alessandria e sicurezza: la risposta del ministro Lamorgese
L'interrogazione era stata presentata dal deputato Enrico Borghi (Pd)
Il segretario di Articolo Uno, Cazzulo: "Non ci possiamo accontentare di difendere solo lo status quo"
ALESSANDRIA – «Che il fenomeno della violenza giovanile non sia limitato alla sola città di Alessandria è un fatto indubitabile, ma dire che la nostra città non risulta tra quelle maggiormente colpite sembra essere un modo per deviare il discorso, eppure da mesi tengono banco nella cronaca cittadina le spaccate alle vetrine e i cassonetti incendiati in centro»: così Roberta Cazzulo, segretaria cittadina di Articolo Uno, interviene sul tema sicurezza.
Alessandria e sicurezza: la risposta del ministro Lamorgese
L'interrogazione era stata presentata dal deputato Enrico Borghi (Pd)
«I protagonisti dei fatti – prosegue – sono spesso giovanissimi che non riflettono sulle conseguenze; alcuni di loro si picchiano, molti di più stanno a guardare e riprendono video che finiscono in tempo reale su Instagram. Non sono baby gang ma una manifestazione gridata di un disagio giovanile già presente prima del Covid, ma che la pandemia ha senza dubbio acuito. Gli strumenti normali non bastano più: occorre prevedere un adeguato supporto psicologico anche e soprattutto all’interno delle scuole che possa aiutare i più giovani a gestire le conseguenze della pandemia per evitare che siano loro a pagare il prezzo psicologico più alto dall’attuale crisi».
Aggressione in centro a minorenne, individuate le responsabili
Il sindaco Cuttica di Revigliasco: "Episodi simili vanno perseguiti con la massima fermezza e celerità"
«Non ci possiamo accontentare che il sindaco di Alessandria difenda solo lo status quo – conclude Cazzulo – Per quanto i servizi di supporto psicologico siano di buon livello nella nostra città, avremmo voluto che il primo cittadino chiedesse maggiori risorse e personale. Da questo punto di vista avremmo apprezzato una sua posizione attiva, al nostro fianco, rispetto al dibattito che si è scatenato in merito alla bocciatura, nella legge di Bilancio, del Bonus Salute Mentale da 50 milioni di euro destinato proprio al supporto di coloro che devono rivolgersi a un aiuto psicologico».