L’Ospedale celebra i benefattori
Omaggio anche ai Gardella, artefici della chiesa del Borsalino
ALESSANDRIA – Con l’omaggio ai benefattori, si è conclusa la settimana di appuntamenti promossi dall’Azienda ospedaliera di Alessandria in occasione della festa del proprio patrono, Sant’Antonio.
Con Adriano Antonioletti Boratto, vice capo delegazione del Fai di Alessandria e delegato ai Beni culturali, sono state quindi ricordate figure importanti che si sono succedute nel panorama della filantropia legata all’Ospedale: dai primi benefattori che donavano per istituire un posto letto in più nello Spedal Grande a personaggi di grande rilievo come Solia, che ha dato origine a un’opera pia per le puerpere senza marito, e Papa Pio V, che ha permesso la costruzione stessa del nuovo ospedale, fino ad arrivare al Novecento con la famiglia Borsalino, responsabile del rinnovo del volto di Alessandria oltre che dei suoi presidi ospedalieri, e ai giorni nostri con i numerosi donatori e volontari che sempre supportano i reparti, i professionisti e i pazienti.
Al Borsalino
Particolare attenzione è stata riservata ad Arnaldo e Ignazio Gardella, artefici della chiesa che si trova nel parco del centro riabilitativo Borsalino con la quale l’Ospedale, proprio grazie all’impegno dei volontari del Fai e all’interesse dell’intera cittadinanza, nel 2021 ha vinto i Luoghi della Salute Fai ed è arrivato quinto in Italia per i Luoghi del Cuore.
Antonioletti ha sottolineato come ancora oggi sia forte l’attenzione dei benefattori nei confronti dell’Azienda ospedaliera di Alessandria, ma anche come ora sia necessario sostenerla nella sua nuova missione: la ricerca e il percorso di riconoscimento a Irccs per le Patologie Ambientali e il Mesotelioma, coordinato dal Dipartimento Attività integrate Ricerca e Innovazione diretto da Antonio Maconi, attraverso Solidal per la Ricerca.