Maxi Di, il picchetto dei lavoratori al magazzino
Annunciata la chiusura del sito. Le urla: "Sciopero!"
Ha fatturato 80 milioni di euro il nuovo proprietario del capannone che prenderà il posto di Maxi Di. Tanti i progetti in provincia: "Terra giusta per la logistica"
ALESSANDRIA – Al posto di frutta e verdura verranno immagazzinate sedie da giardino, attrezzi per il fitness, scrivanie e poltrone per l’ufficio. Il capannone Maxi Di – proprio in questi giorni al centro di una lotta sindacale per la difesa dei 130 posti di lavoro – nella zona industriale di Spinetta Marengo. è stato acquisito da una multinazionale cinese, Aosom, la cui sede italiana è a Buccinasco (Milano). Ma i magazzini sono, per ora, a Rivalta Scrivia.
Il direttore generale è Fabio Missoli che dal 2014 ad oggi ha portato il marketplace ad altissimi livelli: “Fatturiamo 80 milioni di euro e nell’ultimo anno di boom delle vendite online abbiamo incrementato del 110 per cento. Vendiamo sulle principali piattaforme online (Amazon, Ebay, ManoMano, Eprice…) e direttamente dal nostro portale. Cosa offriamo? Faccio prima a dire cosa non vendiamo: abbigliamento ed elettronica di consumo”. La crescita in Italia è stata esponenziale: “Hanno deciso di investire qui perché hanno ritenuto a ragione che fosse un mercato in espansione con molti margini di crescita e pochi concorrenti”.
Maxi Di, il picchetto dei lavoratori al magazzino
Annunciata la chiusura del sito. Le urla: "Sciopero!"
Aosom gestisce le merci in un paio di capannoni tra le province di Pavia e Alessandria: “A Belgioioso abbiamo un capannone di 50 mila mq. Quello all’Interporto di Rivalta, invece, ci sta stretto. Così ne abbiamo preso uno più grande, a Spinetta Marengo, appunto. Contemporaneamente stiamo cercando di acquisire un terreno a Pozzolo Formigaro per costruire un nuovo spazio logistico. Abbiamo una cinquantina di dipendenti in totale e siamo in continua crescita, perciò è probabile che nei nuovi siti produttivi serviranno altri lavoratori”.
Su nuove forze lavoro a Spinetta, Missoli non si vuole sbilanciare. Ma è possibilista: “Non usiamo cooperative, siamo soliti assumere direttamente. Sui numeri dobbiamo ancora fare valutazioni. Posso dire che sicuramente saremo orientati ad assumere persone di Alessandria, già con esperienza nella gestione dei magazzini tradizionali”. In ogni caso anche gli altri magazzini di Belgioioso, Rivalta e Pozzolo potrebbero assorbire qualche lavoratore in uscita da Max Di. Per ora sono solo congetture.
A fare la miglior promozione del territorio in provincia di Alessandria è proprio il general manager, Mister Aosom: “E’ una bella zona per movimentare le nostre merci che arrivano via mare a Genova. I prezzi dei capannoni sono più abbordabili che in Liguria (cifre folli) e funziona bene anche l’intermodale, il trasporto dei container su rotaia. in provincia di Alessandria si riesce ad ottimizzare il processo logistico”. Fine dello spot.