Alessandria, lezione di calcio al Benevento
Lunetta nel primo tempo, Chiarello nella ripresa (2-0). E una supremazia mai in discusssione
Interpretazione perfetta, di tutti i 15 schierati dal 'comandante' Longo
ALESSANDRIA – ‘Stregato‘ dall’Alessandria. Per chi, di soprannome, fa ‘strega‘, il Benevento appunto, suona un po’ strano, ma è tutto vero.
La vittoria di oggi, nella miglior prestazione corale della stagione, dà ragione, ancora una volta, a Moreno Longo. “Nel girone di ritorno – aveva detto alla vigilia – sarà il gruppo a fare la differenza, più che i singoli”. Proprio come in questa sfida, la dimostrazione di come le individualità al servizio del collettivo, esaltino le qualità di ognuno, a beneficio del gioco. Soprattutto perché la regia tecnica, quella dell’allenatore, è da categoria superiore.
PISSERI – Autoritario: l’uscita oltre l’area, di piede, per anticipare Moncini, nel primo tempo, conferma che, oltre ad essere bravo tra i pali, ha una lettura importante del gioco, la parata nella ripresa su Tello è l’ennesima prova del suo valore. E poi sa anche far partire lazione: 8
MANTOVANI – Energico: fa, benissimo, le due fasi, e imbrigliare Tello, che nella ripresa prova a caricarsi sulle spalle il Benevento, è già un ottimo risultato. Ha raoidità e buoni cambi di gioco, il primo gol nasce da un suo lancio, che Vogliacco respinge corto: 7
PRESTIA – Solidissimo: a destra, a sinistra, al centro, il capitano è l’uomo da tutte le collocazioni, con la sua solidità, fisica e tattica. A Moncini concede davvero poco, con Forte l’attenzione è raddoppiata, ma riesce, comunque, a limitarlo: 7
Alessandria, lezione di calcio al Benevento
Lunetta nel primo tempo, Chiarello nella ripresa (2-0). E una supremazia mai in discusssione
PARODI – Highlander: se una una ricetta per essere l’uomo ovunque e per ogni genere di gara, la tenga pure segreta, perché così ne beneficia l’Alessandria al massimo. Altri 99 minuti (recupero compreso) di copertura energica, ma anche di propositività intelligente: 7.5
PIEROZZI – Pericoloso: la cura Longo sta trasformando un buon progetto giovane in uno dei migliori under della categoria. Prima del vantaggio le occasioni più importanti le crea lui e solo Masciangelo gli nega la rete. Ha ancora grandi margine di crescita, ma gioca con una facilità e una totale immersione nella gara che sono segnali importanti: 7
MUSTACCHIO – (dal 20’st) Determinato: ha imparato che, per una gara intera o per una spezzone bisogna giocare come la mezzora di oggi. Aggressivo, come volesse mordere in pallone, ciò che serve per sradricarlo dagli avversarsi e involarsi almeno tre volte. Nelle ripartenze può cambiare passo alla squadra: 6.5
"Bravissimi: prestazione di livello assoluto"
Longo: "La scelta di non dare punti di riferimento in attacco? L'abbiamo studiata attentamente"
CASARINI – Ovunque: E’ in mezzo a catturare palloni, si abbassa quando c’è bisogno di un aiuto per le chiusure e per rinconquistare palla e impostare subito, è anche in avanti per provare a sfruttare il tiro. Instancabile, lo si trova in ogni parte del campo: 7
BA – Duttile: a centrocampo sa giocare a uomo sul portatore di palla avversario come pochi e la rapidità gli permette di andare a raddoppiare la marcatura con grande efficacia. Ma è bravo anche quando c’è da alzare il raggio di azione di una ventina di metri, perché ha spunti offensivi. Il primo brivido al Benevento lo dà proprio lui: 7
LUNETTA – Cecchino: un alro giocatore trasformato da Longo. A sinistra ha un passo superiore che frena Letizia, ma anche sulla linea di centrocampo recupera palloni con energia e intelligenza. C’è, poi, la perla del gol, segnato per di più di destro, che non è il suo piede, eppure bellissimo: 8
BEGHETTO – (dal 26’st) Propositivo: è l’uomo delle accelerazioni, sfruttando la ferschezza, ma anche dei rapidi ripiegamenti in copertura. E, pure, l’autore dell’ultima occasione da gol, allo scadere dei 7′ di recupero, con Paleari che si rifugia in angolo: 6.5
CHIARELLO – Intelligente: Longo sostiene che ha “una intelligenza superiore alla media della categoria” e ha ragione, appliacazione totale, movimenti giusti, letture appropriate, sia quando deve togliere spazi e idee a Calò, sia quando si inserisce a sorpresa tra le linee, sia quando cerca e trova il tiro, e il gol, anche lui non con il piede preferito: 8
I Grigi e la gente grigia: lo spettacolo è qui
ALESSANDRIA - Il risultato è lo stesso, 2-0 con un anno fa contro la Pistoiese, alla prima di Moreno Longo…
MILANESE – Collante: l’allenatore lo sceglie per la sua capacità di legare il gioco, soprattutto tra centrocampo e attacco, ed è una scelta che premia per le qualità di un centrocampista che sa fare l’attaccante aggiunto. Solo all’inizio un paio di palloni da gestire meglio, ma cresce ed è sempre più dentro la manovra: 6.5
MARCONI – (dal 20’st) Convinto: sa che ogni opportunità può, e deve essere, quella giusta per sbloccarsi. Ancora non c’è il gol, anche se una conclusione pericolosa la prova, sopratttutto va a prendersi punizioni strategiche per bloccare il Benevento: 6.5
CORAZZA – Generoso: magari poco appariscente, ma i suoi movimenti, i palloni su cui lotta e che conquista, finiscono per aiutare i Grigi a riversarsi nella metacampo avversaria. Un fischio, scellerato, di Rapuano gli impedisce di involarsi, da solo, verso il possibile 3-0: 6.5
PALOMBI – (dal 36’st) Coinvolto: il segnale è dare, anche agli avversari, la certezza che l’Alessandria sarà aggressiva fino all’ultimo. E lui lo fa: ng