Banda Tom: il programma della cerimonia di sabato a Casale
Tornerà l'orazione ufficiale ma non sarà Gad Lerner a tenerla
Le parole del presidente uscente dell'Anpi di Casale
CASALE – Alla vigilia della cerimonia di commemorazione della Banda Tom, che si terrà domattina a Casale, interviene Gabriele Farello, presidente uscente dell’Anpi cittadina (nei prossimi mesi sono previste nuove elezioni alle quali ha già annunciato non si presenterà nda).
Di seguito in forma integrale le sue parole
Banda Tom: il programma della cerimonia di sabato a Casale
Tornerà l'orazione ufficiale ma non sarà Gad Lerner a tenerla
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Sabato 22 gennaio ci ritroveremo a commemorare il 77° anniversario dell’eccidio dei tredici partigiani della Banda Tom.
Il 14 gennaio 1945 vennero catturati e torturati dalle truppe nazifasciste. Il giorno successivo fatti sfilare per le vie di Casale Monferrato, a piedi scalzi, mani legate dal fil di ferro: in seguito fucilati presso la Cittadella e i loro corpi lasciati nella neve per giorni. Infine sepolti in forma anonima. Avevano da 17 ai 34 anni.
È dovere civile ricordare questi fatti ancora oggi, a 77 anni di distanza, in un tempo nel quale non pochi cittadini ed esponenti politici esitano a prendere distanza netta dal periodo più buio che il nostro Paese abbia mai attraversato.
Addirittura è di pochi giorni fa la notizia di un funerale a Roma corredato da saluto romano e feretro avvolto dalla bandiera nazista.
Precisamente, quali sono i valori perpetrati da tali individui e tali gesti? Qual è l’ideale di comunità trasmesso ai loro figli?
Sabato sarebbe significativo, pur nelle difficoltà del momento, poter riscontrare la presenza di tante fasce tricolore: sindaci, consiglieri comunali e amministratori, tanto della nostra città quanto del nostro territorio.
Che siano guida nel rispetto e nella piena attuazione della nostra Costituzione e degli avvenimenti che l’hanno generata. Ancor più in questi giorni nei quali si realizza uno dei momenti più rilevanti della Repubblica: l’elezione del Presidente, garante e volto nobile del nostro Stato e, quindi, di noi cittadine e cittadini.
Proprio come fu il compianto David Sassoli il quale, un anno fa, scriveva: “La Resistenza fu un fatto di popolo, una forte tensione ideale che si sviluppò in Italia e in Europa dando origine alle lotte per la libertà e la democrazia. Fascismo e nazismo invece non sono opinioni, sono crimini.”