Contagi in lieve frenata. «Forse siamo sul plateau»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Il picco probabilmente è stato raggiunto, ma per una decisa discesa delle curve bisogna ancora pazientare.
È quanto sostiene Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «regione e provincia sono sul cosiddetto plateau, perché il quadro generale è in lento miglioramento, però la svolta non si è ancora concretizzata. A livello nazionale le cose non cambiano di molto, anzi è curioso osservare come alcune realtà, Lombardia in testa, stiano andando molto bene, mentre altre come il Veneto evidenzino un nuovo rialzo dei contagi».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti, il Piemonte completa il sorpasso in testa alla classifica. «Abbiamo raggiunto quota 2258 – conferma Bianchi – ma l’incremento percentuale è solo dell’1%, con picco raggiunto sei giorni fa. Piazza d’onore per la Lombardia, 2129 e -14%, mentre Italia e Alessandria chiudono il gruppo rispettivamente a 2041 e 1921. Quello provinciale rimane il dato migliore in regione, mentre il peggiore è quello di Biella, che sale fino a 2643».
In materia di numeri assoluti, in Piemonte i contagi settimanali salgono da 95178 a 96536, quindi 1358 in più e 13791 in media al giorno. «Va molto male Torino – aggiunge il professore – che contribuisce addirittura con il 57%, mentre Cuneo, Novara e Alessandria sono stabili».
Da record la percentuale di asintomatici, che tocca addirittura il 79% raggiungendo quindi un nuovo massimo, mentre gli extra protocollo restano fermi al 4,5% e il tasso di positività cala dal 17% di venerdì scorso al 15% attuale. Sul fronte pressione ospedaliera, si registra una piccola diminuzione dei posti occupati in terapia intensiva, mentre per quanto riguarda i ricoveri ordinari bisogna parlare di decelerazione.
«È vero – conferma Bianchi – gli ospedalizzati continuano a salire, ma un ritmo decisamente più lento: il totale di 2056, 126 in più rispetto a una settimana fa, porta però a superare il limite della zona arancione. Per quanto riguarda le rianimazioni, invece, siamo al 22,8%. La nota dolente riguarda i decessi, che erano 106 e diventano addirittura 190, ben 24 dei quali nell’Alessandrino.
In provincia i nuovi casi erano 7339 e diventano 7866, quindi 527 in più e 1124 al giorno di media (picco a 1157). «Per effetto dei guariti, 8254, i nuovi positivi calano di 412 unità, per un totale di 11451, il 2,8% della popolazione. Le scuole? In Piemonte i dati parlano chiaro: nella settimana dal 10 al 16 gennaio, incremento del 121% nella fascia ‘3-5’ anni, dell’81% in quella ‘0-2’ e del 64% in quella ‘6-10’».