Prima cosa, limitare i cinghiali
Oggi incontro in Regione. Carenini (Cia): "Intervenga lo Stato"
ALESSANDRIA – “Siamo preoccupati per gli allevatori che devono macellare i suini e, al contempo, auspichiamo che inizi un serio contenimento dei cinghiali”. Così, poco fa, Gabriele Carenini, agricoltore di Valmacca e presidente regionale della Cia, al termine dell’incontro, svoltosi in Regione, con l’assessore alla Sanità, Luigi Icardi, e le componenti agricole (Coldiretti, Confagricoltura e Cia) interessate dagli effetti della peste suina africana, nuovo flagello che riguarda 78 comuni della nostra provincia.
“Ringrazio Icardi per l’attenzione che riserva al problema – dice Carenini – E auspico che il Governo centrale dia alla Regione gli strumenti necessari per intervenire e arginare il preoccupante fenomeno della proliferazione dei cinghiali. Quelli nella zona infetta moriranno a causa della peste, ma nelle aree immediatamente limitrofe occorre una seria campagna di abbattimento, che va fatta in questo periodo in cui la scarsa vegetazione favorisce gli avvistamenti”.
Gli articoli dedicati alla peste suina
La Regione ha assicurato che il monitoraggio continua e che, a breve, ci sarà “un ragionamento con i ministeri della Sanità e delle Politiche agricole“. Probabile che si cerchi di ridurre gli effetti dei decreti “romani”, non solo quello che vieta attività venatorie, sportive ed escursionistiche nella cosiddetta “zona rossa”, ma anche l’imposizione di macellare i suini degli allevamenti ubicati nelle 78 località alessandrine direttamente coinvolte.