«Contagi, il tasso di crescita adesso è più lento. Siamo vicini al picco»
Le valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
Il peggio è alle spalle? Non possiamo ancora dirlo, ma le sensazioni – supportate dai primi numeri – fanno finalmente ben sperare.
Lo sottolinea anche Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, secondo il quale «ora i contagi crescono a un ritmo decisamente inferiore, tanto in regione quanto in provincia. Questo aggiornamento risente di un’attribuzione, avvenuta domenica, di 6546 nuovi casi che non erano stati in precedentemente assegnati alle province, ma la sostanza cambia poco. Il picco è davvero vicino e la speranza è che a breve possa iniziare una decisa discesa».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, resta sempre al comando la Lombardia (2305), che però è in decisa frenata, come si evince da una riduzione percentuale del 17%. «I nostri ‘vicini di casa’ hanno già superato il picco e il miglioramento è costante oramai da qualche giorno, ma anche il Piemonte, secondo in graduatoria a quota 2290 e con una crescita del solo 2%, sta andando meglio. Chiudono il gruppo l’Italia e Alessandria, con 1978».
In materia di numeri assoluti, il Piemonte sale da 96176 a 97875, quindi 1699 contagi in più rispetto a martedì scorso, 13982 in media al giorno. Traina come al solito Torino, con il 56%, segue Cuneo, che contribuisce con il 14%.
Bianchi osserva che «la percentuale degli asintomatici, al 73%, resta stabile, ma la buona notizia è rappresentata dal tasso di positività, che scende dal 18 al 15%. Bisogna ancora calare, è evidente, ma è una prima inversione di tendenza».
Pressione ospedaliera: si stabilizza la crescita delle terapia intensive, che crescono di sole cinque unità (da 140 a 145) con tasso di saturazione di fatto fermo al 23%.
«Stessa cosa non vale, purtroppo, per i ricoveri ordinari, che erano 1845 e diventano 2062: nonostante l’aumento dei posti letto, che ci ha permesso di restare in giallo, abbiamo già nuovamente raggiunto la soglia ‘arancione’ del 30%. E anche i decessi, che arrivano sempre con ritardo, aumentano, da 106 a 135». Ben 14 dei quali nell’Alessandrino.
A proposito della provincia, i contagi salgono da 7887 a 8097, 210 in più, 3% come variazione, e 1157 al giorno. «Ma il dato – conclude Bianchi – è influenzato dalla ridistribuzione di domenica. In realtà, grazie anche a un numero record di guariti, 8474, per la prima volta dopo tantissimo tempo assistiamo a una riduzione settimanale dei positivi. 391 in meno».