Se ne va il 2021, i fatti salienti per l'Ovadese
Dall'alluvione di ottobre alla riapertura del teatro. Dal nuovo orizzonte per Saamo ai servizi sanitari in bilico
Dopo la concessione dello scorso dicembre
OVADA -Un piccolo ristoro dopo il disastro dello scorso 4 ottobre. È arrivato alla vigilia di Natale il riconoscimento dello stato di emergenza dopo l’alluvione dell’Orba che ha messo in ginocchio parte del tessuto produttivo cittadini, generato un gran numero di danni alle strutture pubbliche. Circa due milioni di euro di fondi pubblici che vanno a coprire, per la parte piemontese, le somme urgenze rilevate dai sopralluoghi dei tecnici della Protezione Civile.
Se ne va il 2021, i fatti salienti per l'Ovadese
Dall'alluvione di ottobre alla riapertura del teatro. Dal nuovo orizzonte per Saamo ai servizi sanitari in bilico
«Le valutazioni – spiega il sindaco Paolo Lantero – sono state attente e puntuali. Sull’importo ha inciso molto lo stato compromesso della rete fognaria. Si tratta comunque di un riconoscimento importante. Dobbiamo ringraziare Federico Fornaro per il suo lavoro fondamentale». «C’è grande soddisfazione – ha commentato proprio Fornaro – Il provvedimento pone anche le basi perché siano trovare le risorse per rimborsare le aziende e i privati in genere». Il provvedimento dell’esecutivo riguarda, sul fronte piemontese, anche Belforte Monferrato, Capriata, Casaleggio Boiro, Cassinelle, Cremolino, Mornese, Rocca Grimalda, Tagliolo, Lerma e Predosa, oltre ad Acqui, Cartosio, Melazzo, Morbello, Ponzone, Sezzadio, Strevi nell’Acquese e Bosco Marengo e Fresonara nel Novese.
Quasi 2 milioni di euro per i paesi colpiti dal maltempo a ottobre
Il provvedimento del Governo e la soddisfazione degli onorevoli Fornaro e Molinari
Pure a Molare il territorio è uscito con le ossa rotte. Impressionanti nel immagini dell’erosione lasciata dal torrente nel pomeriggio della piena. Le conseguenze peggiori sono state registrate tra Madonna delle Rocche e località Marciazza, letteralmente stravolta rispetto a com’era prima. La Regione ha stanziato 70 mila euro per opere di difesa spondale, così come per Marciazza ne sono previsti 160 mila per la costruzione di una scogliera. Proprio a Molare c’è da capire se conviene ricostruire ex novo il collettore fognario oppure provare a riparare quello danneggiato.
Geirino: piscina, riapertura in primavera?
Previsti tempi lunghi dopo l'ondata di maltempo che ha danneggiato la struttura