Il Santo di oggi, 17 gennaio, è Sant’Antonio Abate
Oggi, 17 gennaio, la Chiesa celebra anche San Gennaro Sánchez Delgadillo
I Santi di oggi, 17 gennaio, sono Sant’Antonio Abate e San Gennaro Sánchez Delgadillo.
Sant’Antonio abate
Conoscitore profondo dell’esperienza spirituale di Antonio, fu Sant’Atanasio (295-373) vescovo di Alessandria, suo amico e discepolo, il quale ne scrisse la biografia, fonte principale di ciò che sappiamo di lui.
Antonio Abate è uno dei più illustri eremiti della storia della Chiesa.
Nato a Coma, nel cuore dell’Egitto, intorno al 250, a vent’anni abbandonò ogni cosa per vivere dapprima in una plaga deserta e poi sulle rive del Mar Rosso, dove condusse vita anacoretica per più di 80 anni: morì, infatti, ultracentenario nel 356.
Già in vita accorrevano da lui, attratti dalla fama di santità, pellegrini e bisognosi di tutto l’Oriente. Anche Costantino e i suoi figli ne cercarono il consiglio. Per due volte lasciò il suo romitaggio. La prima per confortare i cristiani di Alessandria perseguitati da Massimino Daia. La seconda, su invito di Atanasio, per esortarli alla fedeltà verso il Conciliio di Nicea.
Più che lo spirito di penitenza, Sant’Antonio Abate, predilige la purezza spirituale e la grande fede nel Signore. Lotta contro l’eresia ariana. Grazie alla sua autorevolezza, molti eretici ritornano alla vera fede.
Muore nel deserto poco dopo essere tornato da Alessandria, a 105 anni. Prima di morire fa promettere ai suoi seguaci di non rivelare il luogo della sua sepoltura: il sito verrà scoperto quasi duecento anni dopo, nel 561.
Le sue reliquie dal 1491 sono conservate nella chiesa di Saint-Julien ad Arles, in Provenza.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
San Gennaro Sánchez Delgadillo
Nacque a Zapopan, Jalisco, in una famiglia povera ma devota. Fin da giovane sentì la chiamata alla vita sacerdotale e, grazie a una borsa di studio, poté frequentare il seminario di Guadalajara. Fu ordinato sacerdote il 20 maggio 1911.
Come sacerdote, fu attivo in varie parrocchie messicane: Nochistlán Zacatecas, Zacoalco de Torres, San Marcos, Tecolotlán e Cocula.
In Zacoalco, fu arrestato per aver letto in chiesa la lettera pastorale del suo vescovo Francisco Orozco y Jiménez, che deplorava l’attentato alla libertà religiosa portato dalla nuova Costituzione messicana. Nel 1923, fu nominato vicario di Tamazulita, nella diocesi di Autlán.
Il 17 gennaio 1927, fu arrestato insieme ad alcuni fedeli mentre si recava a celebrare la messa. Fu torturato e infine impiccato.
Fu canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 2000.