Covid, cresce ancora il numero dei contagiati: a Novi sono 895
Nei dintorni, è Arquata Scrivia a guidare la poco invidiabile classifica dei contagiati: 263, ben 98 in più rispetto a…
Ordinanza del sindaco di Novi Ligure. Dalla struttura spiegano: «Nessun "caso", ci adegueremo alle prescrizioni in pochi giorni»
NOVI LIGURE — Stop ai tamponi rapidi presso la casa di cura Trucco, a Novi Ligure: lo ha ordinato il sindaco Gian Paolo Cabella dopo il sopralluogo di Asl e carabinieri del Nas, che hanno riscontrato «specifiche irregolarità» e «condizioni non adeguate».
La clinica Trucco, con sede in piazza Demicheli, fin dall’introduzione del green pass obbligatorio è una delle più gettonate per l’esecuzione dei tamponi rapidi. Su internet, a ottobre 2021, sono stati pubblicati annunci in cui veniva pubblicizzato il tampone rapido per green pass «molto poco invasivo (solo una narice e solo all’inizio della narice)». Il prezzo concorrenziale (10 euro) e la possibilità di poter eseguire il test in ogni momento della giornata, sette giorni su sette, ha reso la Trucco una delle strutture preferite dalle persone sprovviste di green pass.
L’ordinanza con cui il sindaco Cabella ha vietato alla casa di cura di erogare tamponi antigenici rapidi non specifica quali irregolarità siano state riscontrate, ma fa riferimento a un’ispezione dello scorso 13 gennaio da parte del servizio di Igiene e prevenzione dell’Asl e del comando del Nucleo per la tutela della salute dei carabinieri di Alessandria.
Nel provvedimento, si sottolinea che i locali della Trucco erano stati dati «in comodato d’uso gratuito a specialisti per l’esecuzione dei test antigenici rapidi» e che la clinica potrà continuare a erogare i tamponi agli ospiti della casa di riposo, ai parenti degli ospiti e al personale.
Covid, cresce ancora il numero dei contagiati: a Novi sono 895
Nei dintorni, è Arquata Scrivia a guidare la poco invidiabile classifica dei contagiati: 263, ben 98 in più rispetto a…
«Non c’è nessun “caso”, regolarizzeremo la nostra posizione nel giro di pochi giorni, ottemperando alle prescrizioni che abbiamo ricevuto – garantisce Vittorio Trucco – Di certo l’esecuzione di tamponi non è la nostra attività principale. La nostra casa di cura esiste dal 1930 e abbiamo sempre tentato di fornire un servizio alla città e ai novesi. È per questo che abbiamo deciso di fare i tamponi a chi ne avesse bisogno, alleviando nel contempo la pressione che gravava sulle farmacie della zona».
La casa di cura ovviamente rimane aperta, essendo interrotta solo l’attività di esecuzione dei tamponi. Quanto all’annuncio comparso su internet, Trucco spiega: «Nulla di strano, è la tipologia di tampone che usiamo che prevede l’inserimento in un’unica narice, alla profondità di circa un centimetro e mezzo».