Il Santo di oggi, 13 gennaio, è Sant’Ilario di Poitiers
Oggi, 13 gennaio, la Chiesa celebra anche San Remigio di Reims e Beata Veronica da Binasco
Sant’Ilario di Poitiers
Vescovo e dottore della Chiesa
La vita del Santo
Nasce a Poitiers nel 315 circa in una famiglia pagana. Si fa battezzare intorno ai 30 anni. Nel 350 è acclamato vescovo dal popolo. Approfondisce gli studi biblici e durante il suo episcopato lotta contro gli ariani. Sono tempi difficili e gli manifestano la propria ostilità non solo gli avversari, ma anche fratelli nella fede. In ogni situazione Ilario cerca il dialogo e la riconciliazione. Viene condannato all’esilio in Asia Minore dall’Imperatore Costanzo. Scrive opere piene di sapienza e dottrina in difesa della fede cattolica, e opere di esegesi biblica. Gli anni che precedono la sua morte, li trascorre in pace col suo clero. Da questa comunità si sviluppano le prime forme di vita conventuale della Gallia, l’odierna Francia.
La leggenda
Secondo la leggenda, Ilario era solito camminare scalzo per umiltà e penitenza. Ricevette, un giorno, in dono un paio di scarpe da un calzolaio, mosso a compassione vedendolo camminare a piedi nudi. Il giorno seguente il calzolaio avrebbe trovato, in cambio del suo gesto, un pario di scarpe d’oro.
La morte di Sant’Ilario di Poitiers
Muore il 13 gennaio a Poitiers (Francia) nel 367 circa.
Il santo di oggi: il calendario giorno per giorno
San Remigio di Reims
Vescovo
Nasce in Francia, a Laon, nel 440 circa ma le notizie sulla sua vita sono frammentarie. Vive nel pieno delle invasioni barbarichementre l’impero romano si sgretola. A soli 22 anni diventa vescovo di Reims. Nella sua vita si adopera per la diffusione del cristianesimo in Gallia e riesce addirittura a convertire il re dei Franchi Clodoveo I grazie anche all’aiuto della regina santa Clotilde. Il battesimo avviene nella cattedrale di Reims il giorno di Natale del 496. Muore a quasi cento anni, nel 533 circa. Venerato e acclamato dai fedeli che lo vogliono subito santo.
Beata Veronica da Binasco
Binasco, Milano, 1445 – 13 gennaio 1497
Nasce da famiglia di contadini. A 22 anni prende l’abito di Sant’Agostino, come sorella laica, nel monastero di Santa Marta di Milano. Qui rimarrà per tutta la vita dedita alle faccende domestiche e alla questua. Fedele allo spirito dell’epoca, si sottopose ad una dura disciplina ascetica, pur essendo cagionevole di salute. Anima mistica, ebbe delle visioni frequenti. L’intensa vita contemplativa non le impedì però di vivere a pieno la sua condizione di questuante a Milano e nel circondario, sia per le necessità materiali del convento, sia per il soccorso ai poveri e agli ammalati. Muore il 13 gennaio 1497 dopo aver ricevuto per cinque giorni un riconoscente ed esultante saluto di addio da parte di tutta la popolazione. Nel 1517, Leone X concesse al monastero di Santa Marta la facoltà di celebrarne la festa liturgica di questa beata.